Non si tratta di una scelta casuale. La città toscana, infatti, è la sede di un'associazione, Rondine, con la quale la senatrice collabora da circa venti anni. Questa onlus ha come missione la riduzione dei conflitti nel mondo attraverso il dialogo tra i “nemici” che, talvolta, si ritrovano sotto lo stesso tetto come accade all'interno della struttura in toscana. Una vera e propria rielaborazione e trasformazione dell'odio che Liliana Segre ha sperimentato in prima persona quando, poco prima della liberazione, ebbe l'occasione di farsi giustizia da sola uccidendo uno dei suoi aguzzini ma decise di non farlo.

All'incontro di Arezzo parteciperanno giovani dall'Italia e da altre parti del mondo.

A proposito di questo evento Franco Vaccari, presidente di Rondine ha detto:

“Liliana è un “bene comune” troppo grande per essere accolto unicamente da Rondine. Come i beni comuni più preziosi, questa eredità la accoglieremo insieme ad altri. Formeremo un comitato a livello nazionale dove soggetti pubblici e privati concorreranno al successo dell'operazione. Abbiamo già le prime entusiastiche disponibilità".