L'EUROPA PARLA ITALIANO

Il discorso del Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen

Nella giornata di ieri, 11 marzo 2020 definita dal premier Conte "l'ora più buia", citando Churchill dopo i primi raid aerei su Londra in piena Seconda Guerra Mondiale, e dopo gli appelli dell'Italia all'Europa per maggiore flessibilità e aiuto in questo momento difficile, il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è rivolta all'Italia attraverso un video.
Vorrei condividere con i nostri lettori le sensazioni che ho avuto mentre lo guardavo.

Il presidente della commissione inizia a parlare usando l'italiano e non l'inglese.

Primo segnale di vicinanza a noi, che siamo il suo interlocutore (o i suoi interlocutori).
Usa l'espressione "Cara Italia". Noi, di solito, usiamo l'aggettivo "caro" nelle lettere, per chi ancora le scrive, nelle cartoline, stesso discorso, o per parlare con confidenza a qualcuno.

Seguono altre espressioni come "non siete soli", "seguiamo con preoccupazione ma anche con profondo rispetto e ammirazione la situazione in Italia" e ancora "L'Europa soffre con l'Italia" fino ad arrivare alla frase: "Siamo tutti italiani".

Quest'ultima, mi accende subito il ricordo del discorso del presidente americano Kennedy in visita a Berlino ovest nel 1961. L'Unione Sovietica, che occupava la parte est della città, aveva appena bloccato i rifornimenti facendo scattare il ponte aereo dall'ovest per non far morire gli abitanti dell'altra parte. In quel frangente Kennedy, che parlava inglese, pronunciò una frase in tedesco che suonava "Ich bin ein Berliner" (che tradotto vuol dire:  Io sono di Berlino, ndr).

Questo per mostrare tutta la sua vicinanza alla città tedesca.

Perdonate la digressione.

Tornando al discorso del Presidente, la lingua passa dall'italiano all'inglese quando si parla delle azioni che saranno messe in campo per aiutare l'Italia: indicazione alle strutture europee competenti perché siano prodotti macchinari per la sanità e dispositivi di protezione per i medici, flessibilità sullo sforamento di bilancio, rapidità di intervento.

Nella parte finale del video si torna a parlare italiano e l'ultima frase, secondo, il mio modesto parere è la più bella, quasi commovente:

"L'Europa è una grande famiglia e questa grande famiglia non vi lascerà soli".

Mi piace pensare che, a partire da questo discorso, si parli meno dell'Europa delle regole di bilancio e si torni all'idea che ispirò la nascita dell'Unione Europea: l'Europa dei popoli.

Ai posteri l'ardua sentenza.

Anzi no. Secondo me, qualcosa di diverso si vedrà già alla fine dell'emergenza coronavirus.

 

Eleanor (*)

* liberamente ispirata da Eleanor Roosevelt, Moglie di Franklin Delano Roosevelt


nella foto che accompagna l'articolo: il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen


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