ACCADDE IL 13 NOVEMBRE



13 novembre 2010 – Il Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi viene liberata dalla prigionia in Birmania



Aung San Suu Kyi (Yangon19 giugno 1945) è una politica birmana, attiva per molti anni nella difesa dei diritti umani sulla scena nazionale del suo Paese, oppresso da una rigida dittatura militare, imponendosi come capo del movimento di opposizione, tanto da meritare i premi Rafto e Sakharov (quest'ultimo sospeso nel 2020), prima di essere insignita del Premio Nobel per la pace nel 1991. Nel 2007 l'ex Premier inglese Gordon Brown ne ha tratteggiato il ritratto nel suo volume Eight Portraits come modello di coraggio civico per la libertà. In anni recenti, tuttavia, è stata molto criticata a causa della sua politica di governo, ritenuta eccessivamente repressiva nei confronti di alcune minoranze. Aung San Suu Kyi è attualmente Consigliere di Stato della Birmania, Ministro degli Affari Esteri e Ministro dell'Ufficio del Presidente.

Fortemente influenzata dagli insegnamenti del Mahatma Gandhi e dai concetti buddisti, Aung San Suu Kyi entrò in politica fondando la Lega Nazionale per la Democrazia, il 27 settembre 1988. Neanche un anno dopo le furono applicati gli arresti domiciliari, con la concessione che se avesse voluto abbandonare il paese, lo avrebbe potuto fare; Aung San Suu Kyi rifiutò la proposta del regime. Nel 1990 il regime militare decise di convocare elezioni generali. Queste risultarono in una schiacciante vittoria della Lega Nazionale per la Democrazia di Aung San Suu Kyi, che sarebbe quindi diventata Primo Ministro; tuttavia i militari rigettarono il voto e presero il potere con la forza, annullando il voto popolare. L'anno successivo Aung San Suu Kyi vinse il premio Nobel per la Pace e usò i soldi del premio per costituire un sistema sanitario e di istruzione a favore del popolo birmano. L'11 giugno Aung San Suu Kyi fu nuovamente condannata a tre anni di lavori forzati per violazione della normativa della sicurezza, che furono poi commutati dalla Giunta militare in 18 mesi di arresti domiciliari. Il 13 novembre 2010 Aung San Suu Kyi fu liberata. Il 1º aprile 2012 ha ottenuto un seggio al parlamento birmano. Il 16 giugno 2012 ha ritirato il premio Nobel per la Pace. Successivamente ha iniziato a visitare vari paesi, dato che le era stato finalmente concesso il permesso dal Governo birmano. Si è recata in Inghilterra dal figlio e, in seguito, anche in Francia.

L'11 novembre 2015 la Lega Nazionale per la Democrazia ottiene nelle elezioni 291 seggi. Si è trattato delle prime elezioni libere dal colpo di Stato del 1962 (escludendo le elezioni del 1990 ignorate dalla giunta militare) Dal 30 marzo 2016, con l'insediamento del governo formato da Htin Kyaw, diventa Ministro degli Affari esteri, della Pubblica Istruzione, dell'Energia elettrica e dell'Energia e Ministro dell'Ufficio del Presidente. Dal 6 aprile 2016, lascia i dicasteri della Pubblica Istruzione, dell'Energia elettrica e dell'Energia, per diventare Consigliere di Stato (una sorta di Primo Ministro) e agire come una sorta di presidente de facto del Paese.



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