ADDIO A CAMILLERI

Scompare il papà del Commissario Montalbano

Andrea Camilleri si è spento nella mattina del 17 luglio all'età di 93 anni dopo un lungo ricovero presso l'ospedale Santo Spirito di Roma dove era arrivato in condizioni critiche lo scorso giugno. È stato scrittore, sceneggiatore, regista e insegnante.

Era nato a Porto Empedocle, sulla costa vicino ad Agrigento, nel 1925. Il mare e il paese portuale gli ispireranno Vigata, il luogo che fa da sfondo alle indagini della sua creatura più famosa, il commissario Montalbano.

Gli esordi di Camilleri, tuttavia, sono come regista e risalgono al 1942 nella sua Sicilia ancora immersa nel caos della guerra. Nel 1949 il trasferimento a Roma dove è il primo e unico regista a essere ammesso all'Accademia di arte drammatica nella quale si diploma nel 1952. Da allora cura la regia di diverse pieces con una particolare attenzione alle opere di Pirandello. Sempre negli anni cinquanta si avvicina alla scrittura cimentandosi con la poesia e vincendo il premio Saint Vincent.

Alcune di queste sono state pubblicate in un'antologia curata da Giuseppe Ungaretti. Per il teatro è il primo a portare in Italia le opere di Beckett con "Finale di partita" nel 1958 al Teatro dei Satiri di Roma. Ne cura in seguito anche una versione televisiva con Adolfo Celi e Renato Rascel.

A Camilleri si devono anche le rappresentazioni teatrali di testi di Ionesco, Strindberg, T. S. Eliot oltre ai poemi di Majakovskij.

Nel 1957 entra in Rai come delegato alla produzione e porta al successo, tra gli altri, le avventure del tenente Sheridan  con Umberto Lay e le inchieste del commissario Maigret interpretato da Gino Cervi (noto anche per essere Peppone nei film ispirati ai romanzi di Giovanni Guareschi in coppia con Fernandel, ndr).

Tra gli anni '50 e gli anni '70 insegna al centro sperimentale di cinematografia e collabora con diverse riviste del settore, sia italiane sia straniere.

Luca Zingaretti, il volto televisivo di Montalbano, si è formato nella stessa accademia e ha seguito delle lezioni tenute dallo stesso Camilleri.

Il successo con la scrittura, al contrario, arriva solo negli anni '90 quando Camilleri inizia la collaborazione con la casa editrice Sellerio di Palermo. Nel 1994 esce "La forma dell'acqua", prima apparizione del commissario Montalbano che diventa il protagonista di una lunga serie di romanzi che incontrano da subito il favore dei lettori. La fama letteraria ha il suo acme nel 1999 quando, da questi romanzi, la Rai lancia l'omonima serie televisiva. Il successo di pubblico è tale che, anni dopo, Camilleri scriverà la sceneggiatura di un prequel (termine inglese che indica un racconto o un film il cui contenuto intende proporre gli antefatti di una storia, ndr) che narra le avventure del giovane Montalbano.

Ma Camilleri scrittore è stato anche altro: si è cimentato con i romanzi fantastici come "Maruzza Musumeci", "Il casellante" e "Il sonaglio", pubblicati tra il 2007 e il 2009; romanzi dedicati ai grandi pittori come "Il cielo rubato. Dossier Renoir" pubblicato per l'editore d'arte Skira e ambientato nella sua Agrigento e romanzi di ispirazione pirandelliana come "La tripla vita di Michele Sparacino".

Negli ultimi anni della vita, dopo aver perduto l'uso della vista, Camilleri rispolvera le sue doti di attore (Quel treno per Vienna del 1983 e La strategia della maschera del 1999) per portare in scena il monologo "Conversazione su Tiresia" in cui ripercorre la vita dell'indovino cieco. Lo spettacolo va in scena l'11 giugno 2018 al teatro greco di Siracusa ed è un dialogo immaginario tra Tiresia e altri personaggi della tradizione letteraria e filosofica classica (Omero e Seneca) ma anche contemporanea come Guillaume Apollinaire, T.S. Eliot, Jorge Luis Borges e persino Woody Allen che aveva fatto apparire Tiresia nel film La dea dell'amore e Pier Paolo Pasolini che lo aveva reso protagonista del film Edipo re.

Quando è stato colto da malore, lo scorso giugno, Camilleri si stava preparando a partecipare allo spettacolo Autodifesa di Caino che si sarebbe dovuto tenere il 15 luglio alle antiche Terme di Caracalla.

Per concludere, qualche annotazione curiosa sul personaggio e la sua opera.

Camilleri è stato tradotto in almeno 120 lingue (tra cui inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, irlandese, russo, polacco, greco, norvegese, ungherese, giapponese, ebraico e croato) e ha venduto più di 10 milioni di copie.

Nella nota finale del suo centesimo libro, L'altro capo del filo, pubblicato nel maggio 2016, Camilleri dichiara che questo è "un Montalbano scritto nella sopravvenuta cecità" allorchè aveva 91 anni e fu costretto a dettare il romanzo alla sua assistente Valentina Alferj, "l'unica che sia in grado di scrivere in vigatese". La lingua di Montalbano è in realtà frutto di una lunga attività di ricerca dell'autore per il quale il punto di partenza è la lingua italiana ma con la mescolanza di termini tratti dai vari dialetti siciliani comunemente parlati.

Nel numero 2994 del fumetto Topolino del 16 aprile 2013 appare la storia "Topolino e la promessa del gatto". Il racconto ambientato in Sicilia vede Topolino aiutare il commissario Salvo Topalbano, parodia del celebre commissario letterario/televisivo.

Antonella Di Vincenzo

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