Chiara nacque nel 1268 e morì nel 1308. La sorella Giovanna, nel1271, fondò, con l'aiuto economico del padre, il Reclusorio di San Leonardo. Tale reclusorio, di cui lei divenne la responsabile,  ottenne, nel 1274, l'autorizzazione delle Autorità Ecclesiastiche. Nel reclusorio le donne conducevano una vita eremitica e si dedicavano unicamente e totalmente alla preghiera. Chiara, quando aveva solo sei anni, accolta nel reclusorio, dimostrò subito la sua inclinazione alla penitenza e la devozione a Cristo. Giovanna, dopo qualche anno, essendo aumentato il numero delle donne ritirate nel reclusorio, chiese al padre di costruirne uno più grande e più vicino al paese. Il padre, però, morì prima che la costruzione fosse ultimata. La comunità di suore passò anni difficili e solo Chiara, nel 1290, ottenne ,dal Vescovo di Spoleto, l'autorizzazione per trasformare il recusorio in monastero e, nel 1291, dopo la morte della sorella, divenne la Badessa. Chiara, nel 1299, dopo un periodo di crisi mistica, acquistò un terreno per aumentare le dimensioni del monastero: fece costruire anche una cappella dedicata alla "Croce" di Cristo. Chiara, con il passare degli anni, ampliò le proprie competenze della dottrina Cristiana a tal punto che a lei si rivolgevano per un consulto Teologi, Frati, Predicatori, Giuristi e Vescovi. Ammalata da tempo, due giorni prima di morire, nella festa dell'Assunzione della Vergine Maria, volle tutte le monache intorno al suo letto per invitarle a continuare a vivere secondo i principi che avevano caratterizzato la loro vita con lei. Papa Leone XIII, nel 1881, la Proclamò Santa. Nella Chiesa del Monastero di Santa Chiara di Montefalco si custodiscono le sue Reliquie.

a cura di Flavio Fera