ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS - Ugo Foscolo
- 21 marzo 2020 Cultura
Ogni mattina alle ore 08:00 proponiamo ai nostri lettori la parte iniziale e finale di un capolavoro della letteratura universale. A cura della Redazione EDB
INCIPIT
Parte Prima
Al lettore
Pubblicando queste lettere, io tento di erigere un
mo-numento alla virtù sconosciuta; e di consecrare alla me-moria del solo amico
mio quelle lagrime, che ora mi sivieta di spargere su la sua sepoltura. E tu, o
Lettore, seuno non sei di coloro che esigono dagli altri quell’eroi-smo di cui
non sono eglino stessi capaci, darai, spero, latua compassione al giovine
infelice dal quale potrai forsetrarre esempio e conforto.
Lorenzo Alderani
FINIS
[...] Appena io giunsi da Padova ove m’era convenuto indugiare più ch’io non voleva, fui sopraffatto dalla calca de’contadini che s’affollavano muti sotto i portici del cortile;ed altri mi guardavano attoniti, e taluno mi pregava chenon salissi. Balzai tremando nella stanza, e mi s’appre-sentò il padre di Teresa gettato disperatamente sopra il ca-davere; e Michele ginocchione con la faccia per terra. Nonso come ebbi tanta forza d’avvicinarmi e di porgli una ma-no sul cuore presso la ferita; era morto, freddo. Mi manca-va il pianto e la voce; ed io stava guardando stupidamentequel sangue: finché venne il parroco e subito dopo il chi-rurgo, i quali con alcuni famigliari ci strapparono a forzadal fiero spettacolo. Teresa visse in tutti que’ giorni fra illutto de’ suoi in un mortale silenzio. – La notte mi strasci-nai dietro al cadavere che da tre lavoratori fu sotterratosul monte de’ pini.