UN EDUARDO INSUPERABILE

Rai 1 ha mandato in onda lunedì sera, alle 21,45, la nuova versione della commedia di Eduardo De Filippo del 1945 "Napoli milionaria", con Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera nei ruoli principali di Gennaro Iovine e la moglie Amalia, dopo che i due ottimi attori già avevano interpretato "Filomena Marturano" e: prima ancora, tre serie di polizieschi incentrati sulla figura di Imma Tataranni, serie di grande successo tratta o ispirata dai romanzi di Mariolina Venezia. La commedia, a colori, è stata preceduta da una presentazione in bianco e nero fatta da Eduardo stesso nel 1962, in occasione della realizzazione televisiva della sua opera, interpretata all'epoca da lui  e da Regina Bianchi. Quel preambolo recitato da un Eduardo sessantaduenne ha fatto da apripista alla nuova versione della commedia, che non si limita a una ripresa teatrale bensì lascia gli interni per approdare anche agli esterni, in particolare il quartiere Forcella, e modifica certe scene topiche come quella che vede il protagonista Gennaro finto morto per evitare una perquisizione sotto il letto matrimoniale occultante cibarie che poi la moglie Amalia avrebbe venduto a caro prezzo alla borsa nera. Qui, a differenza che nella prima grande trasposizione televisiva e nel primo film (dove era Totò a fare la parte del morto) Gennaro quando la guardia dei carabinieri non lo osserva riapre gli occhi e risponde alla preghiera del finto prete salmodiante (ma come fa ad essere certo che il carabiniere non lo stia in quel momento fissando?); e comunque è sempre meglio di Eduardo che inquadrato in piano ravvicinato si vede chiaramente che respira alla grande. A un certo punto della commedia Gennaro Iovine, di professione netturbino, viene fatto prigioniero dai tedeschi e finisce in un campo di concentramento, facendo ritorno nella sua patria, nella sua città e nella sua casa distrutto nel fisico e nel morale. Scopre che la moglie ha fatto i soldi con la borsa nera, e che uno dei borsari neri le fa un filo spietato. Poi si ammala la figlia più piccola, che ha bisogno di assumere la penicillina, che pur andando a bussare a molte porte i genitori non riescono a trovare. Sarà uno degli acquirenti di donna Amalia a portarne in dono una scatola alla donna, che il medico farà prendere alla bambina nella speranza che durante la notte essa possa guarire. Non c'è che dire: la commedia (pur con gli inevitabili aggiustamenti) regge sempre bene, gli attori sono di ottimo livello, la regia: di Luca Miniero è più che salda. Ma, soprattutto, l'autore Eduardo De Filippo dimostra una volta di più di essere un autore teatrale di serie A.  
Antonio Mecca

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