Nuova occupazione e competenze professionali con i Patti territoriali
- 29 novembre 2023 Dalla Lombardia
Assessore Tironi: approvato stanziamento da 7,5 milioni di euro a sostegno e tutela del mercato del lavoro
Per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro e per colmare i gap produttivi di tutti quei settori che si trovano in difficoltà a reperire personale, la Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Istruzione Formazione e Lavoro Simona Tironi, ha approvato lo stanziamento di 7,5 milioni a sostegno e tutela del mercato del lavoro. Attraverso i Patti territoriali per le competenze e per l’occupazione si potenziano le politiche attive e del sistema della formazione attraverso l’ascolto delle imprese, che stanno affrontando cambiamenti continui, dovuti anche alla transizione ecologica e digitale.
“Di fronte a un mercato del lavoro in continua evoluzione e innovazione abbiamo stanziato – specifica l’assessore Tironi – 7,5 milioni di euro per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro consentendo così alle figure professionali specializzate in cerca di nuova occupazione di tornare a essere una leva per lo sviluppo competitivo delle imprese, anche per particolare nicchie produttive strategiche”.
“Un lavoro – rimarca l’assessore – che parte dal territorio e dalla collaborazione in un partenariato pubblico-privato tra associazioni di categoria, parti sociali, imprese, istituzioni pubbliche in iniziative di orientamento, formazione e ampliamento delle competenze dei lavoratori”.
Le competenze
In questo quadro, le competenze svolgono un ruolo chiave: disporre di competenze aggiornate costituisce un prerequisito indispensabile per il lavoratore, che così può trovare più facilmente lavoro, e per l’impresa, che senza lavoratori qualificati non è in grado di evolvere e sopravvivere in un mercato sempre più concorrenziale.
I 30 partenariati pubblico-privato
Sono 30 i partenariati pubblico-privato che hanno presentato i loro progetti per settore e/o filiera produttiva, per collaborare su criticità e opportunità occupazionali. Si tratta di 6 patti di portata regionale e 24 di portata provinciale. Coinvolgono diversi settori produttivi, tra cui turismo, welfare, agroalimentare, edilizia, logistica, settore metalmeccanico, legno, formazione e tessile.
I settori coinvolti
A titolo di esempio, un patto a valenza regionale riguarda il settore delle costruzioni, che ha Ance come capofila.
Un settore che fatica a trovare giovani che vogliano investire il proprio futuro, nonostante sia tra i più coinvolti nella transizione ecologica e ambientale. Necessita quindi di un ripensamento dei processi produttivi e formativi che servono per sviluppate nuove competenze e professionalità.
Per la filiera del Welfare è emersa la necessità di servizi alla persona: educativi, assistenziali, sanitari, sociosanitari e di conciliazione vita-lavoro. Un patto, questo, a valenza regionale che vede come capofila Confcooperative, si propone di intervenire sulla mancata offerta di competenze disponibili, promuovendo l’attrattività delle professioni in questo ambito e l’interesse per l’imprenditorialità sociale, focalizzandosi sulle donne lavoratrici con carichi familiari, giovani neet, dispersione scolastica e lavoro mal retribuito.
Il settore del turismo, che ha visto una straordinaria espansione negli ultimi venti anni, è stato tra i più colpiti dalla pandemia, che ha portato a una flessione dei flussi turistici. Uno dei 6 patti dedicati al Turismo, vede la partecipazione di una molteplicità di imprese eterogenee (alberghi, servizi ricettivi, ristoranti, agenzie di viaggio, operatori turistici, trasporti, piattaforme digitali e altre attività commerciali e di servizi) volte tutte al rilancio del comparto.
Il cronoprogramma
La Prima fase (Manifestazione di interesse) si è conclusa a marzo 2023, con la ricezione e la presa d’atto di 30 Patti territoriali. Le 30 candidature hanno riguardato territori e ambiti eterogenei, a testimonianza della grande vitalità espressa dal territorio lombardo. La Seconda fase (Presentazione delle proposte progettuali di dettaglio da parte dei Patti) ha visto la creazione di tavoli di confronto tematici e l’approvazione da parte della Giunta regionale delle linee di attuazione.
Le risorse stanziate
Sono stati stanziati 7,5 milioni utilizzati dai partenariati per analizzare fabbisogno di competenze e di figure professionali. Serviranno anche ad avviare interventi formativi innovativi, in aggiunta rispetto alle misure esistenti. Ogni progetto presentato dal Partenariato deve prevedere un investimento totale non inferiore a 125.000 euro e non superiore a 375.000. Deve avere inoltre una durata temporale compresa tra i 6 ed i 18 mesi. Il finanziamento sarà fino all’80% da parte di Regione Lombardia.
Le linee di azione
Le linee di azione individuate sono:
A – Analisi fabbisogno di competenze figure professionali innovative, in evoluzione e/o comunque caratterizzate da fenomeni di difficoltà di reperimento nell’offerta di lavoro disponibile;
B – Formazione finalizzata ad accrescere le competenze rivolte a target di destinatari in cerca di occupazione o di reimpiego;
C – Orientamento e attività di comunicazione per settori e figure professionali caratterizzati da scarsa attrattività.
L’attuazione
La misura si attuerà attraverso un Avviso che sarà pubblicato nel mese di dicembre. Sarà fortemente orientata all’analisi del fabbisogno e al risultato occupazionale. I percorsi formativi presentati dovranno darsi anche un obiettivo occupazionale rispetto alle persone formate e realizzare almeno una percentuale del 40% di successi occupazionali.
Giorgio Milanesi