IL VECCHIO NON MOLLA

Le proprie creature si amano sempre, sono come i figli

Beppe Grillo ha fondato il Movimento 5 Stelle, lo ha creato e preso per mano per lunghi anni e in un certo modo continua a tenere le redini del lungo carro. Uno sviluppo inatteso, forse solo sperato, ma giunto sino a ottenere il più alto numero di voti.
Ma, inesperti, hanno battagliato male una volta giunti al potere, lasciando a chi aveva la minoranza il comando della situazione, il potere esercitato con una certa arroganza, a livello personale, senza accordi parlamentari, se non dopo averli fatti, per evitare processi e condanne.  
Ora Beppe Grillo sul blog del Movimento 5 stelle ha manifestato il suo pensiero sulla formazione del prossimo governo, proponendo di scegliere i ministri al di fuori del mondo politico. La proposta di Grillo arriva dopo l’annuncio del Quirinale di aver affidato a Giuseppe Conte l’incarico di formare il Governo.
“Non facciamoci distogliere dalle incrostazioni che la realtà ha lasciato sui nostri scudi, è assolutamente normale ed atteso che ogni accenno a un ministero si trasformi in una perdita di tempo condita da cori di reciproche accuse di attaccamento alla poltrona. Questo perché un po’ di poltronofilia c’è ma, sopratutto, non ci sono i tempi né per un contratto e neppure per chiarirci su ogni aspetto, anche fintamente politico, delle realtà che i ministeri dovranno affrontare”, ha spiegato il fondatore di M5s.
“Oggi è l’occasione di dimostrare a noi stessi ed agli altri che le poltrone non c’entrano nulla: i ministri vanno individuati in un pool di personalità del mondo della competenza, assolutamente al di fuori dalla politica“, ha proposto Grillo. “Il ruolo politico lo svolgeranno i sottosegretari, ognuno dovrà scegliere secondo verso cui dovrà rispondere nei fatti e sintetizzare, per ogni ministero, l’approccio ottimale e imparare a governare i «tecnici» della burocrazia che li occupano da tempo immemore”.
In seguito alla pubblicazione del post, come riporta Ansa, ci sarebbe stata una telefonata tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio. A quanto si apprende da fonti vicine a Di Maio e al Garante del M5S, Grillo avrebbe chiarito che il suo riferimento, nel post, “è ai ministeri più tecnici” e “sfido i partiti a trovare persone migliori”. Nel corso della telefonata, Grillo avrebbe sottolineato a Luigi Di Maio che è lui ad avere il titolo per decidere la squadra: “Sei tu il capo politico, e decidi tu per il Movimento, il mio è stato un paradosso”, avrebbe detto Grillo.
                                                                                                                                                                          edb





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