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- 14 aprile 2019 Spettacolo Musica
Intervista a Giada Pintori in occasione dell'uscita del suo primo disco “FRAGILE”
Avevo dieci anni quando ho sentito vibrare qesta mia passione per la musica. La mamma mi portò al primo karaoke. Ricordo ancora con emozione la canzone che cantai "Strani amori" di Laura Pausini. Da quel giorno frequentai concorsi, contest, sagre e karaoke diventando la "piccola" mascotte di San Marino, il mio paese.
Non ho un momento preciso per scrivere. Capita spesso che mi metta a canticchiare una melodia in testa, magari sul pullman o sul treno mentre ritorno a casa e appena arrivata trasporto tutto sul pianoforte. Oppure mi viene in mente qualche frase che mi piace e scrivo la musica subito dopo.
Sono cresciuta, grazie a mio padre, ascoltando la bellissima musica italiana. Tra le mie cantanti preferite ci sono Mina, Mia Martini, Elisa, Giorgia e Laura Pausini. Anche se in realtà, avendo frequentato un'accademia di musica sono abituata ad ascoltare e apprezzare qualsiasi genere musicale.
Che riscontro ha avuto sulle piattaforme questo primo disco?
Il brano è uscito alcune settimane fa su tutte le piattaforme digitali e sono veramente contenta dei risultati finora raggiunti. Il brano è stato ascoltato più di 500 volte solo su spotify, in Italia ma anche in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti, e, considerando che in questo momento non sono seguita a livello pubblicitario da un'etichetta discografica sono molto soddisfatta. Inoltre ho notato con piacere che il brano è stato ascoltato più volte dalla stessa persona, e addirittura è stato inserito all'interno di alcune playlist create su spotify da diversi utenti.
Molto bene. E perché questo titolo, FRAGILE?
Fragile è nato durante l'ultimo anno di accademia, in un periodo in cui non ero certa di avere intrapreso la strada giusta. Il brano infatti si divide in due momenti ben definiti. Nel primo racconto che "in un mondo fatto di supereroi io mi sento fragile", vedo un mondo dove le persone non si mostrano per quello che sono veramente ma si nascondono dietro a maschere. Crescendo poi, mi sono resa conto che la mia passione per la musica era più di un semplice hobby, ma una certezza e sono maturata sia a livello personale sia musicale. Ho deciso di non ascoltare più le critiche di questi "finti" superiori e di seguire semplicemente il mio sogno. Ecco perché nell'ultima parte di canzone si nota un cambiamento netto. Non sono più così fragile.
Cos'hai ora nel cassetto?
Il mio cassetto è stracolmo di canzoni, sto solo aspettando qualcuno che mi dia l'opportunità per poter dare vita a questi brani.
Ava Tanin