AUTO COME BOMBE
- 06 gennaio 2020 Cronaca
Strade, nuovo terreno di guerra: sei morti e due feriti in gravi condizioni
L’incidente è avvenuto a Lutago di Sopra e il luogo dell’impatto
era illuminato, con un limite di velocità di 50 km e in prossimità
delle strisce pedonali. L’autista del bus si è fermato in un punto della
strada indicato come fermata per autobus.
Per
arrivare al loro albergo le vittime dovevano attraversare la strada e
percorrere alcuni passi in direzione nord. L’autovettura invece
proveniva da sud. Al momento non risulta del tutto chiaro a quale
altezza della carreggiata è stato colpito il primo pedone.
Dopo il primo investimento il guidatore ha perso il controllo della propria auto e si è schiantato contro un mucchio di detriti sul margine destro della strada. Verrà valutata un’eventuale perizia per determinare la velocità tenuta dal veicolo.
Dopo il primo investimento il guidatore ha perso il controllo della propria auto e si è schiantato contro un mucchio di detriti sul margine destro della strada. Verrà valutata un’eventuale perizia per determinare la velocità tenuta dal veicolo.
Il
pubblico ministero incaricato ha effettuato un sopralluogo per
ricostruire la dinamica dell’incidente sulla base degli elementi a
disposizione.
Le vittime, come ha riferito l’Ansa, sarebbero tutte scese da un autobus che proveniva da Cadipietra ed era diretto in direzione sud.
Le vittime, come ha riferito l’Ansa, sarebbero tutte scese da un autobus che proveniva da Cadipietra ed era diretto in direzione sud.
Una ragazza romana di 26 anni ha riportato all’Adnkronos la sua testimonianza della tragedia avvenuta a Lutago, vicino Brunico, in valle Aurina. All’agenzia di stampa, la giovane ha raccontato:
“È stata la notte peggiore della mia vita. Quando quella macchina ha
centrato la folla in strada sembrava il terremoto, una scena di
guerra. Volavano schegge di vetro, pezzi di carrozzeria. E poi quei
corpi a terra: erano ovunque. Io non avevo mai visto dei cadaveri. Le
luci delle volanti illuminavano la strada e non si sentivano che sirene
urla disperate“.
Un’altra ragazza, come ha scritto l’Ansa, ha raccontato: “Non ho mai visto qualcosa del genere, ovunque c’erano persone per terra, sangue, scarpe. Ero sotto choc. Poco prima quasi avrei fatto un incidente, perché la strada era ghiacciata, penso sia stato così anche qui”.
Assistita
dagli avvocati dell’Associazione Giustitalia, la ragazza ha descritto i
terribili momenti in cui sei persone hanno perso la vita.
Come ha riferito l’Adnkronos, lei ha riportato delle ferite a una gamba in seguito a delle schegge liberatesi dopo lo schianto.Un’altra ragazza, come ha scritto l’Ansa, ha raccontato: “Non ho mai visto qualcosa del genere, ovunque c’erano persone per terra, sangue, scarpe. Ero sotto choc. Poco prima quasi avrei fatto un incidente, perché la strada era ghiacciata, penso sia stato così anche qui”.
Due feriti sono tuttora in pericolo di vita. L'indagato
è
stato arrestato per la violazione dell’art. 589-bis codice penale
aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e dalla pluralità delle
vittime con una pena massima prevista di 18 anni di
reclusione, e attualmente si trova ricoverato all’ospedale di Brunico.
L’autovettura e il telefono cellulare dell’indagato sono stati sequestrati.
Non
possiamo dimenticare i numerosi incidenti avvenuti nei giorni
precedenti sulle nostre strade, manca in molte persone il senso di
responsabilità e il rispetto delle regole, non parliamo poi di
educazione e cortesia. La macchina è un mezzo utilissimo, ma se uno vuol
correre, vada in pista non sulla strada, dove le regole spesso non
vengono rispettate persino dai pedoni che attraversano dove vogliono e
dai ciclisti che corrono persino sulle strisce pedonali mentre
dovrebbero percorrere sulle strisce scendendo dalla bicicletta o per lo
meno andando a passo d'uomo. Ma questo non è un segno di libertà - si è
davvero liberi quando si rispetta la libertà dell'altro.
E di queste otto persone la libertà non è stata rispettata.