Chiude il centro disabili di v.le Puglie e il nuovo non c'è

L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune trincerandosi dietro una “forzatura” imposta dalla Legislazione Regionale ha deciso, senza coinvolgere né i genitori degli assistiti, né il personale, e neppure gli organi politici territoriali, la chiusura del Centro per disabili di viale Puglie 33.

Il passato Consiglio di zona 4 aveva ottenuto una deroga per tenere aperta la struttura, che ospita 10 pazienti, sino alla fine del 2017.
Il Municipio 4 ha espresso il proprio dissenso all’iniziativa dell’Assessorato, per il forte impatto sui pazienti, e la sua Commissione politiche sociali, nella riunione del 13 dicembre, ha ricostruito tutta la  vicenda, rilevando  una serie di traversie nell’iter di progettazione, negligenze, ritardi ed errori amministrativi, che hanno impedito la realizzazione della nuova sede in via Anfossi. Qui, già dal 1995 era stata ipotizzata la costruzione di un nuovo Centro, dove trasferire i servizi per minori, da decenni situato in un locale seminterrato in viale Puglie, in una struttura più idonea e secondo la nuova normativa. Il cantiere dell'edificio in via Anfossi, costo 5 milioni e 100 mila euro, fu aperto nella primavera del 2011, alla scadenza dell’amministrazione Moratti. I lavori avrebbero dovuto completarsi in un anno e mezzo. A distanza di sei anni, è ancora un rudere. 
Di fronte all'idea dell'Assessorato di suddividere in due gruppi i 10 utenti e trasferirli “momentaneamente” negli altri due Centri in zona (Gonzaga e Barabino), in attesa della costruzione del Cdd Anfossi, il Municipio 4 ha chiesto all'assessore ai Servizi sociali, Pierfrancesco Majorino, di mettere in atto tutti i procedimenti necessari per evitare la chiusura immediata del Cdd Puglie, prorogandone l'apertura oltre il 31/12/2017; di accelerare il più possibile le procedure di riavvio della costruzione del Centro in Anfossi, per evitare che scada  l’appalto e che debba poi essere indetta una nuova gara (almeno altri 3-5 anni); infine di programmare l’eventuale spostamento solo in presenza della ripresa in tempi certi dei lavori in Anfossi. Per un'intervento di tale spessore sul proprio territorio e così importante per gli utenti e i familiari, il Municipio chiede all'assessore al Welfare di essere coinvolto in tutta la fase della realizzazione della nuova sede, e che, tra i temi da affrontare, sia inserita la questione di come utilizzare tutti gli spazi del nuovo edificio e di quelli liberati da viale Puglie, per migliorare l’offerta di servizi alla cittadinanza.
Lucio Oldani

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