COSÌ PERDIAMO POSIZIONI
- 08 dicembre 2019 Cronaca
Madrid, Lisbona e Varsavia fanno progressi
Fino a qualche anno fa la Lombardia era annoverata tra i ‘motori
d’Europa’ assieme a - in ordine di Pil - Baden Wuerttemberg,
Catalogna, Alvernia-Rodano-Alpi. La crisi del 2008 ha profondamente
modificato la classifica. In totale sono 19 le regioni europee, con un
PIL pro capite pari ad almeno il 50% in piu' della media dell' UE.
Nessuna in Italia.
Secondo l’indice di competitività regionale elaborato dalla
Commissione europea sulla base di 74 indicatori, tutte le regioni
italiane sono sotto la media del Continente, dove avanzano la comunità
autonoma di Madrid e le aree metropolitane di Lisbona e di Varsavia.
La Lombardia in termini assoluti resta, e di gran lunga, la più ricca
ed economicamente forte fra le regioni italiane, grazie anche al numero
di abitanti (l’Emilia-Romagna, per citare, sarebbe seria concorrente a
parità di residenti e quindi di produttività): ma è irrimediabilmente
frenata da fattori generali nazionali quali la stabilità e la qualità
delle istituzioni, l’eccesso di burocrazia, l’inquinamento delle mafie
di importazione, la carenza di infrastrutture in rapporto alla capacità
produttiva, la reattività tecnologica, mantenendo comunque buoni livelli
per sanità, istruzione universitaria, dimensioni del mercato, export.
L'elevato debito pubblico, che sul piano politico rappresenta un
handicap, combinato con l’assenza di riforme tese a sanare le criticità
varie, istituzionali ed economiche nazionali, ha portato il Paese a
essere il fanalino di coda del Continente.
Tutti o quasi gli indicatori lo confermano.
Il rapporto 2018 del World Economici Forum certifica alcuni
consolanti livelli italiani, per esempio la capacità di innovazione
(dove siamo ventiduesimi), le infrastrutture (ventunesimi), la
dimensione del mercato (dodicesimi) o la sanità (dove siamo sesti); ma
ci vede al 31° posto sui 140 Paesi presi in esame. In Europa i Paesi che
ci stanno davanti, dall’Islanda alla Spagna, sono addirittura 16.
Recente, lo ‘schiaffo’ dei mercati che hanno dichiarato la Grecia più
affidabile dell’Italia, con i rendimenti dei bond governativi di Atene
diventati più convenienti dei corrispondenti btp italiani su diverse
scadenze.
Achille Colombo Clerici