GLI SPECIALIZZANDI IN MEDICINA POTRANNO OPERARE NEI CENTRI DI RACCOLTA AVIS

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il provvedimento per consentire ai medici di operare nei centri di raccolta AVIS durante il periodo di specializzazione

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato questo pomeriggio all’unanimità il provvedimento che consentirà da oggi agli specializzandi di medicina di prestare attività presso le unità di raccolta del sangue e di emocomponenti di AVIS nella Regione, riconoscendo queste attività nel percorso di formazione con i crediti formativi.
La richiesta formale era stata presentata dal presidente di AVIS Lombardia Oscar Bianchi lo scorso febbraio, e il presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia Emanuele Monti si era impegnato a portare avanti quanto prima la risoluzione. 
“Martedì 26 marzo è stato raggiunto un traguardo importante per i donatori” ha dichiarato a margine della seduta Elio D’Onofrio, vice presidente vicario di AVIS Lombardia “ma soprattutto per chi lavora con i donatori e per tutti i nuovi medici che vogliono operare nelle unità di raccolta come dottori di medicina trasfusionale”.
La risoluzione prevede inoltre di promuovere presso la Conferenza Stato Regioni una revisione delle tariffe degli emoderivati e delle quote di rimborso per le attività svolte dall’AVIS, oltre che alla promozione dell’attività di raccolta del sangue.
“L’approvazione di oggi rappresenta un enorme successo per AVIS Lombardia - ha commentato Luigi Spada segretario di AVIS Lombardia. - È stato importante e stimolante assistere a questa votazione e alle dichiarazioni di voto giunte. È la conferma che la Regione tutta si impegna in questo progetto”.
“Attraverso questa approvazione - ha concluso Emanuele Monti - la Lombardia sarà tra le prime regioni in Italia a dare un sostegno maggiore alla raccolta del sangue, incentivando la presenza degli specializzandi a supporto come volontari nei centri di raccolta AVIS. Grazie al voto di oggi chiederemo inoltre di rivedere l’accordo della Conferenza Stato Regioni sul tema delle tariffe. Vogliamo sensibilizzare lo stato al tema della raccolta e chiediamo dei contributi maggiori soprattutto sul valore degli emoderivati, una voce che incide in maniera significativa sulle casse delle associazioni”.
Al termine della votazione il presidente Emanuele Monti ha proposto di organizzare insieme ad AVIS Lombardia una giornata del prelievo per il Consiglio Regionale, per promuovere e sensibilizzare sulla cultura della donazione.
Avis Regionale Lombardia è la struttura che coordina tutte le Avis Comunali e Provinciali lombarde. Con oltre 40 anni di storia alle spalle opera su tutto il territorio lombardo tramite una rete di Avis comunali (665) presenti quindi in oltre il 42% dei Comuni della Regione; le sedi comunali sono coordinate dalle 12 Avis Provinciali. La Lombardia rappresenta il 20% dei donatori italiani che coprono il 23,5% del fabbisogno nazionale.

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