A PALAZZO MARINO NASCE ‘MILANO 2046’

UN LABORATORIO DEL COMUNE PER PROGETTARE IL FUTURO E MIGLIORARE IL BENESSERE EQUO SOSTENIBILE DEI CITTADINI

Studiare come migliorare il benessere dei cittadini progettando una città equo sostenibile. Con questo intento nasce “Milano 2046”, il laboratorio del Comune di Milano promosso dalla presidenza del Consiglio comunale per immaginare un futuro a misura di cittadino e innalzarne la qualità della vita.
Un progetto che punta al lungo periodo – ha spiegato alla presentazione del 15 dicmebre Lamberto Bertolé, presidente del Consiglio comunale -, il prodotto di una politica che alza lo sguardo e pensa alla città di domani puntando sulla coesione sociale, la cultura, la tutela dell'ambiente e dei diritti di cittadinanza e partecipazione, la qualità della vita personale e pubblica dei cittadini e l'interrelazione sociale.
L’obiettivo è sviluppare le 12 dimensioni del benessere racchiuse nel Bes, l’indicatore sul “Benessere equo sostenibile” che dal 2016 affianca il Pil nel Bilancio dello Stato e consente di rendere misurabile la qualità della vita e valutare l'effetto delle politiche pubbliche su alcune dimensioni sociali fondamentali.  
Per declinare il Bes in chiave comunale il gruppo di lavoro avrà 18 mesi di tempo, durante i quali verranno coinvolti  la società civile, i portatori di interesse e diritti, come le Università, le associazioni e le imprese, ma anche gli ex sindaci.
Si parte con un’indagine realizzata secondo la metodologia Delphi, che prevede una serie di interviste a un campione di circa trecento cittadini. Alla fine del percorso di analisi dei bisogni e delle aspettative, per ogni singola voce del Bes verrà fissato un risultato da raggiungere. 
Di “Milano 2046” fanno parte Lamberto Bertolé (Presidente del Consiglio Comunale), Enrico Giovannini (economista e statistico, già Ministro del lavoro e delle politiche sociali), Carlo Sini (filosofo), Alessandro Rosina (demografo e statistico), François de Brabant (esperto di innovazione e sviluppo), Ruggero Lensi (esperto di qualità dei servizi), Chiara Saraceno (sociologa), Sergio Sorgi (esperto di welfare ed economia personale), Silvia Ivaldi (psicologa del lavoro), Francesca Bertè (esperta di scenari sociali) e Giuseppe Munforte (esperto di disagio giovanile).
Tre le città europee che hanno in essere progetti simili, Stoccolma 2030, Parigi 2050, Amsterdam 2040, Berlino 2030.  

COS’È IL BES
Nel 2016 il Bes entra per la prima volta nel Bilancio dello Stato. È un indicatore che consente di rendere misurabile la qualità della vita e valutare l'effetto delle politiche pubbliche su alcune dimensioni sociali fondamentali. È composto da 130 indicatori raggruppati in 12 dimensioni (domini) del benessere:

Salute
Istruzione e formazione
Lavoro e conciliazione tempi di vita
Benessere economico
Relazioni sociali
Politica e istituzioni
Sicurezza
Benessere soggettivo
Paesaggio e patrimonio culturale
Ambiente
Ricerca e innovazione

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