SMART CITY. LAVORI PER IL PRIMO QUARTIERE A BASSO IMPATTO ENERGETICO
- 08 agosto 2017 Cronaca
Il progetto consentirà un risparmio di energia fino al 60% e del 30% sui costi dell’elettricità
Milano realtà sempre più smart e attenta al risparmio energetico. Sono stati il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore alle Politiche per il lavoro, Attività produttive con delega alle Smart City, Cristina Tajani, a dare il via simbolico, lunedì mattina 7 agosto, ai lavori per la riqualificazione energetica dei primi due edifici residenziali privati coinvolti nel progetto europeo ‘Sharing Cities’, nell’area compresa tra le zone di Porta Romana e Vettabbia.
Si tratta di un progetto innovativo che ha lo scopo di rispondere a una delle più importanti sfide del nostro tempo: quella del clima. Un lavoro che deve partire dalle città, le prime a doversi impegnare per ridurre i consumi energetici degli edifici, e che deve vedere Milano tra le capofila. Per questo è stato davvero importante riuscire a raggiungere i finanziamenti europei messi a disposizione, che ci consentiranno di intervenire su un’area estesa, che diventerà il primo quartiere cittadino a basso consumo energetico. È quanto ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala.
“Una sperimentazione che grazie a risorse europee e a una nutrita partnership pubblico-privato ci consente di intervenire sulla mobilità e l’efficientamento energetico di un’area della città in forte evoluzione. L’interazione con il quartiere e i cittadini ci ha consentito di co-progettare gli interventi a maggior vantaggio degli abitanti. Con questo intervento sperimentiamo in città un modello di riqualificazione urbana che consentirà di abbattere i consumi energetici del 60% negli stabili privati e pubblici. Questo ha dichiarato Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive con delega alle Smart City.
I lavori di riqualificazione energetica dei condomini di via Verro 78 b e via Tito Livio 7 rientrano nel più ampio programma di interventi previsti dal progetto europeo ‘Sharing Cities’ che, oltre a Milano, coinvolge Londra (capofila), Lisbona e tre città follower (Bordeaux, Burgas e Varsavia). L’obiettivo è adottare un approccio innovativo per rispondere ad alcune delle principali sfide climatiche che attendono le nostre città: come abbattere le emissioni di carbonio di edifici e mezzi di trasporto oppure come migliorare la qualità dell’aria.
Il progetto, del valore complessivo di 25 milioni di euro, ha consentito all’Amministrazione comunale di intercettare risorse europee per circa 8,6 milioni di euro in quattro anni. Queste somme consentiranno, tra l’altro, la riqualificazione di cinque edifici di proprietà privata e un edifico pubblico (il complesso di via San Bernardo 29 a Chiaravalle) per un totale di 25mila metri quadrati di unità residenziali. Inoltre saranno sviluppati sistemi di gestione energetica integrata e installazione di 300 lampioni intelligenti wi-fi dotati di sensori di vario tipo. Tutti gli interventi previsti nei condomini sono stati co-progettati con l’ascolto e la partecipazione dei residenti al fine di coinvolgerli nella trasformazione del quartiere.
Nello specifico: gli stabili di Verro e di via Tito Livio sono costruzioni dei primi anni 70, abitate rispettivamente da 36 e 24 famiglie. Saranno oggetto di un’intensa attività di ristrutturazione e di efficientamento energetico: dalla posa dei cappotti esterni delle facciate, all’isolamento dei controsoffitti, passando per l’installazione delle valvole termostatiche, il controllo e la regolazione a distanza degli impianti e la sperimentazione di un innovativo sistema per l’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile, in questo caso il solare fotovoltaico. Una parte dell’energia prodotta infatti verrà auto-consumata localmente dalle utenze comuni condominiali, evitando l’acquisto da soggetti esterni, mentre una parte verrà ceduta alla rete che la rimborserà a un prezzo conveniente.
Un innovativo sistema di gestione dell’energia, operante in una logica IoT (Internet delle cose), con un sistema di trasmissione dati a basso consumo, raccoglierà i dati di comfort all’interno e all’esterno degli edifici, misurerà i consumi e la produzione di energia a livello di distretto per analizzare gli effetti dei diversi interventi di efficientamento e la loro interazione, oltre a studiare ulteriori possibili logiche di ottimizzazione energetica su scala cittadina.
Al temine degli interventi le famiglie potranno contare su un risparmio energetico compreso tra il 50 e il 60% rispetto agli attuali consumi di riscaldamento e del 30% sui costi dell’elettricità. Il costo stimato degli interventi è di 480mila euro per lo stabile di via Verro, che potrà contare su un contributo di 150mila euro per l’adesione al progetto ‘Sharing Cities’, mentre per lo stabile di via Tito Livio è prevista un spesa di 276mila euro con un contributo di 60mila euro.
Le misure di efficientamento energetico verranno realizzate dai partner del consorzio che affianca l’Amministrazione comunale nella realizzazione del progetto ‘Sharing Cities’: Teicos UE S.r.l, Futur Energy. La fase di co-progettazione e di ascolto delle esigenze degli inquilini è stata svolta del team composto da esperti di Legambiente e del Politecnico di Milano.
GIUSI DE ROMA