Un nuovo sentiero per attraversare la cava Ongari-Cerutti grazie ai lavori di Italia nostra ONLUS

La cava Ongari-Cerutti con i suoi 250mila mq è una delle aree di maggiore estensione e qualità paesaggistica del Parco delle cave. Dal 16 maggio, ogni martedì dalle 9 alle 12, l’attraversamento sarà utilizzabile dal pubblico grazie alla presenza dei volontari del CFU Italia nostra che daranno informazioni sull'area e controlleranno il corretto utilizzo del percorso.

Un nuovo sentiero nel cuore della cava Ongari-Cerutti, in grado di collegarne il margine est (area Caldera) e il margine ovest (via Quarti), frutto del grande lavoro svolto dagli operatori del Centro forestazione urbana di Italia nostra Milano nord – Boscoincittà.
A percorrerlo sono stati, questa mattina, i rappresentanti dell'Amministrazione comunale insieme ad alcuni abitanti di Baggio, Quinto Romano e Quarto Cagnino, soci di Italia nostra, i volontari del Bosco e alcune associazioni del Parco delle cave.
Dal 16 maggio, ogni martedì dalle 9 alle 12, l’attraversamento sarà utilizzabile dal pubblico grazie alla presenza dei volontari del CFU Italia nostra che daranno informazioni sull'area e controlleranno il corretto utilizzo del percorso.
La cava Ongari-Cerutti con i suoi 250mila mq è una delle aree di maggiore estensione e qualità paesaggistica del Parco delle cave. Cessate le attività estrattive e produttive, nel 2001 l’area è stata interdetta all’accesso pubblico per l’instabilità di alcuni tratti di sponda. La chiusura prolungata, la condizione di isolamento e la mancata manutenzione negli anni hanno favorito il verificarsi di usi impropri, frequentazioni abusive, accampamenti e insediamenti di persone all’interno delle strutture fatiscenti, con conseguenti accumuli di ingenti quantità di rifiuti e formazione di discariche.
Grazie alla convenzione stipulata nel 2014 tra il Comune di Milano e Italia nostra è stato fatto un radicale lavoro di pulizia con l’obiettivo di recuperare, conservare e salvaguardare il patrimonio naturale esistente e finalizzato a una successiva apertura al pubblico con modalità controllate. Il percorso appena ultimato è il primo passo in questa direzione.
Oltre alla realizzazione del sentiero, l’intervento di Italia nostra ha garantito la rimozione di strutture diroccate e pericolanti, l’asportazione di ingenti quantità di rifiuti, macerie, materiale inerte (piattaforme di cemento, ferro, legno) e manufatti abbandonati, oltre all’eliminazione dei principali elementi di pericolo con il ripristino delle recinzioni perimetrali e la costruzione di nuove barriere in prossimità delle sponde più ripide, l’asportazione di materiali nello specchio d’acqua, l’abbattimento di alberi instabili, l’eliminazione di vegetazione infestante, la pulizia e la conservazione dei manufatti idraulici nascosti dalla vegetazione atti alla regimazione e gestione delle acque irrigue del territorio.
Il lavoro ha visto il coinvolgimento di alcune decine di cittadini volontari che in quasi tre anni di lavoro hanno contribuito alla rimozione ed esportazione in discarica controllata di circa 750 tonnellate di macerie, 300 quintali di rifiuti indifferenziati, 150 quintali di rifiuti ferrosi e migliaia di bottiglie di vetro. La pulizia dell’area ha permesso inoltre di far emergere le qualità paesaggistiche e naturalistiche dell’area e comprendere il suo ruolo nel contesto del verde di cintura dell’ovest Milano. 
I lavori di conservazione e valorizzazione della cava continuano grazie alla stipula di una nuova convenzione triennale tra Comune di Milano e Italia nostra. L’obiettivo finale è individuare nuovi percorsi panoramici per l’osservazione e lo studio della natura, prevedendo per il futuro la possibilità di programmare e svolgere visite guidate all’interno dell’area.

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