MILANO È MEMORIA E CELEBRERA’ IL 27 GENNAIO

Presentate le iniziative per non dimenticare le vittime del nazifascimo

Milano si prepara a celebrare il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, con ventisei nuove “Pietre d’Inciampo”, intitolate alla memoria di cittadini vittime del nazifascismo, mostre, spettacoli e incontri in tutta la città.
I nuovi sampietrini in ottone saranno posati nei giorni 19, 20 e 23 gennaio, in 18 luoghi della città e saranno intitolati a: Angelo Aglieri (
viale Monza 23), Giuseppe Berna (via privata Hermada 4), Michelangelo Böhm e Margherita Luzzatto Böhm (via De Amicis 45), Emma Bovi (via Bezzecca 1), Enzo Capitano (via Stradella 13), Ernesto Reinach, Ugo De Benedetti, Etta De Benedetti Reinach e Piero De Benedetti (via De Togni 10), Antonio De Giorgi (via Borgonuovo 5), Augusto Silla Fabbri (via dei Cinquecento 20), Cesare Fano e Silvia Usigli Fano (via Corridoni 1), William Finzi (via Conca del Naviglio 7), Angelo Fiocchi (viale Lombardia 65), Raffaele Gilardino (viale Piceno 33), Romeo Locatelli (viale Caldara 11), Giuseppe Malagodi (via Marcona 34), Alessandro Moneta (Piazza Cadorna 15), Odorico Piperno, Livia Sinigallia Piperno, Rambaldo Piperno e Renzo Piperno (via Bizzoni 7), Giuseppe Pogatschnig Pagano (via Sarfatti 25), Otto Popper (Via Mengoni 2).

Alla presentazione, nell’Aula Consiliare di Palazzo Marino, il Sindaco Giuseppe Sala ha illustrato le principali iniziative in programma. Erano presenti la presidente del Comitato milanese di “Pietre d’Inciampo” Liliana Segre, il rettore dell'Università Bocconi Gianmario Verona, il presidente del Municipio 8 Simone Zambelli, il presidente dell’Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati e il presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolé.
Due ragazzi della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Nicoletta Epifani e Carmelo Crisafulli, hanno letto un brano tratto da "Non c'è una fine (Trasmettere la memoria di Auschwitz)" di Piotr M. A. Cywi?ski; presente anche la classe terza della Scuola secondaria di Primo grado di via Santo Spirito.
Ad arricchire l’incontro la testimonianza di Jean Blanchaert, che ha ricordato le vicende dei suoi parenti deportati ad Auschwitz, la famiglia De Benedetti-Reinach, cui saranno intitolate alcune pietre d’inciampo.

“La violenza nazifascista, anche nella nostra città, non ha fatto sconti a nessuno – ha affermato il Sindaco - ecco che cosa ci ricordano i sampietrini collocati davanti a luoghi importanti nelle vite dei nostri concittadini vittima dell’Olocausto. Le ‘pietre d’inciampo’ sono un monito per tutti, affinché ciò non si ripeta mai più. Eppure, troppo spesso si registrano rigurgiti di questa prepotenza, di questi soprusi e di questo odio che Milano, medaglia d’oro alla Resistenza, non intende tollerare. Ne è prova la recente approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’ordine del giorno che invita la Giunta a non concedere spazi, patrocini o finanziamenti a chi non aderisce ai valori antifascisti sanciti dalla Costituzione. Per questo motivo – ha aggiunto il Sindaco -, continueremo a collaborare e a sostenere tutte le iniziative che offrono soprattutto ai nostri ragazzi un’occasione per riflettere e per imparare dai gravi errori del passato. Il miglior modo per onorare la memoria di questi cittadini è far conoscere il loro impegno e le loro vite”.

Le prime sei pietre erano già state collocate a Milano lo scorso anno.
Le “Pietre d’Inciampo” costituiscono il più grande monumento diffuso d’Europa (oltre 56.000 sampietrini già collocati), dedicato ai deportati nei lager nazisti. La targa in ottone applicata su ogni pietra riporta nome, anno di nascita, giorno e luogo della deportazione e data di morte della persona cui è intitolata.

L.S.

 


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