IL SANTO DEL GIORNO 9 luglio

Santa Veronica Giuliani Vergine

ALTRI SANTI di oggi: San Gioacchino He Kaizhi, Santi Martiri di Gorcum in Olanda, Santa Paolina del Cuore Agonizzante di Gesù (Amabile Wisenteiner), Santa Letizia, Santi Martiri Cinesi (Agostino Zhao Rong e 119 Compagni).

Nacque a Mercatello (Marche) nel 1660, e nel battesimo le fu imposto il nome di Orsola. Giovanetta, fu posta da sua madre moribonda sotto la protezione del Salvatore ed ella ne concepì subito una grande devozione. che le fu sorgente di molte grazie. Colla pazienza e colle preghiere vinse l'ostinato padre che la voleva sposare a qualche nobile, ed entrò nel convento delle Cappuccine di Città di Castello. Da vera religiosa non pensava ad altro che a piacere a Gesù, senza curarsi delle speranze e fallaci attrattive che il mondo presenta all'età giovanile. Veronica era giunta all'età di 33 anni quando ebbe più volte la visione di un calice ripieno d'un liquore chi le provocava un'indicibile ripugnanza. Al tempo stesso subì l'incoronazione di spine che lasciò apparire attorno al suo capo profonde ed acute trafitture. I dolori furono ancora aumentati dai medici che dopo aver tentato invano di guarirla, si dichiararono impotenti.
Con licenza dei superiori, incominciò un digiuno a pane e acqua che durò tre anni. Nel Venerdì. Santo del 1697, mentre domandava a Dio umilmente e di cuore perdono dei suoi peccati, le apparve Gesù Crocifisso e le impresse le sacre stimmate. Il Vescovo, informato di tal prodigio, venne a visitare la suora e si accertò del miracolo; il sangue fluiva dalle ferite dei piedi, delle mani e del costato. Veronica, lungi dal voler ingannare chi la circondava, si mostrava timorosa che ciò che avveniva in lei fosse opera del demonio. Anche i superiori vollero accertarsi dell'origine del fatto, e a tal fine posero alla prova la virtù della serva di Dio. Fu deposta dalla carica di maestra delle novizie e la chiusero in una cella dell'infermeria; fu trattata da strega, derisa, maltrattata, privata della Comunione, scomunicata. Ma la pace del cuore non l'abbandonò mai; si rammaricava soltanto di non poter ricevere Gesù e assistere alla S. Messa.
Cessata la dura prova le consorelle mutarono il loro disprezzo in alta stima, avendo conosciuto la soda virtù di suor Veronica. Nel 1716 ella veniva eletta badessa e vi rimase fino alla sua morte che avvenne il 9 luglio 1727, dopo cinquant'anni di vita claustrale.