POEMA FIUME INEDITO E ANCORA SENZA TITOLO (2)
(…)
E che dire adesso,
che lasciamo il sentiero
che le nostre impronte non stanno in evidenza
che ci nascondiamo tanto bisognosi di perdono
tra bordelli, casali e chiese,
sempre con il gesto più aspro, più pulito
e il piacere dell’infedele
inginocchiato sul suo corpo
come la verità che corre
e avanza devastante
montata sulla nera voce delle abitudini
Maggiore è qui il dolore che nel mare
per ogni cosa che abbandonai fuggendo,
per tutto quello che lasciai cadere dalla testa
perseguendo le mie leggi
silenzioso
nello scarico