In una recente puntata del programma quotidiano condotto da Eleonora Daniele: "Storie italiane", vi era come ospite il regista Beppe Menegatti, marito di Carla Fracci, ballerina di rara bravura, stella del Teatro alla Scala. Il marito della signora Fracci è apparso avvolto da una compostezza ammirevole, dicendo anche che lui in casa da solo non riesce a stare, perché gli capita sovente di chiamare: "Carla", come se non si ricordasse che la moglie purtroppo non c'è più. Originaria di modesta famiglia: padre di origine sarda impiegato nell'azienda tramviaria milanese, madre operaia alla Innocenti di Milano, Carla era anche una donna bellissima, i cui tratti del volto componevano delle linee in grado di produrre lineamenti purissimi. Questa bellezza: lei che era nata nel 1936, perdurò fino a tutti gli anni '70 - '80, permettendole di muoversi con nonchalance dalla danza classica alla danza della disco-music, apportando a ciascuna forma di musica da ballo la sua particolare grazia. Dava l'impressione di essere anche una persona molto semplice: la semplicità che i davvero grandi spesso detengono. Tutta una vita dedicata alla danza e alla famiglia: solo al marito prima, anche e soprattutto al figlio Francesco poi, avuto all'età di 33 anni nel 1969. La relazione con Beppe durò decenni, che volarono come la vita è solita fare quando è solida perché avvolta e coinvolta dai sentimenti più puri. Carla Fracci ha dato molto e molto la vita le ha preso, perché è solo con l'impegno più serio che si possono realizzare almeno una parte dei propri progetti. Rivediamo quindi Carla nei filmati esistenti, tra questi il bellissimo "Giselle" realizzato dalla Tv tedesca nel 1969, quando Carla era avvolta nella propria giovinezza, e che perdurerà a testimonianza della sua splendida Arte. 

Antonio Mecca