DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA, di Miguel de Cervantes Saavedra
- 27 luglio 2019 Cultura
DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA (El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, 1605 e 1615) di Miguel de Cervantes Saavedra
INCIPIT: In un borgo della Mancha, il
cui nome non mi viene in mente, non molto tempo fa viveva un cavaliere di
quelli con lancia nella rastrelliera, un vecchio scudo, un ronzino magro e un
levriero corridore. Un piatto più di vacca che di castrato, un tritato di carne
fredda in insalata tutte le sere, frittata coi ciccioli il sabato, lenticchie
il venerdì, qualche piccioncino in soprappiù la domenica, consumavano tre quarti
della sua rendita. Il resto se ne andava tra un mantello di fino panno nero,
calzoni di velluto per i giorni festivi, con soprascarpe della stessa stoffa, e
un vestito di lana greggia della migliore per tutti i giorni.
FINIS: Con ciò adempirai il tuo dovere cristiano,
consigliando bene chi ti vuol male, e io resterò contento e soddisfatto di
essere stato il primo che ha goduto interamente il frutto dei suoi scritti,
come desideravo, perché non è stato altro il mio desiderio se non quello di far
aborrire dagli uomini le false e assurde storie dei libri di cavalleria, che
mercé quelle del mio vero don Chisciotte, vanno già incespicando e finiranno
col cadere del tutto, senza alcun dubbio.