NATUROPATIA IN BREVE 182

Alimentazione, frutta di stagione: pesche

Con “tabacchiera” o “piatta” si indica una rara varietà di pesche, la cui produzione è tipica delle pendici dell’Etna, originaria in particolare delle Valli del Simeto e dell'Alcantara. Il nome è dovuto alla forma, schiacciata sui due lati, che ricorda proprio quella di una tabacchiera o del noto pianeta del sistema solare. Sono molte le particolarità e i pregi di questo frutto, purtroppo di limitata diffusione. È una pesca di taglia medio piccola, ha polpa bianca molto dolce e morbida. I tratti caratteristici sono il nocciolo molto piccolo – più di quello di un’albicocca – e il profumo intenso tipico dei frutti appena colti e non sottoposti a trattamenti. Si consiglia di consumarla fresca per gustarla al meglio. È utilizzata anche dall’industria dolciaria per fare ottime granite e gelati. 
La pesca è il frutto dell’estate, ma anche quello con molte proprietà nutrizionali. Infatti, contiene un'elevata percentuale di acqua, circa il 90%, ha oligoelementi come ferro e potassio, la vitamina C e la provitamina A. Questi consentono di dissetare l’organismo, a reintegrare i sali minerali persi con il sudore. È un alimento dolce ma non è ipocalorico e riesce a saziare, quindi è indicato come spuntino estivo. La pesca è ricca di fibre e ha anche proprietà soporifere, quindi aiuta chi ha problemi di insonnia. Il contenuto di fluoro contribuisce a rafforzare i denti e le ossa ed è un frutto utile anche per chi cura la propria bellezza. Infatti, è uno stimolatore di melanina, favorendo l'abbronzatura e aiuta la pelle a mantenersi giovane. La pesca è ideale per chi sta affrontando un regime alimentare dietetico perché aiuta a smaltire i liquidi in eccesso stimolando l’intestino.

Claudio Dianese Naturopata

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