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- 29 giugno 2021 Cultura

Riqualificazione dell’ex Innocenti e del Rubattino
Sappiamo tutti del glorioso stabilimento della Innocenti che fino agli anni settanta produceva la famosa Lambretta e la Mini familiare e sportiva. Da allora il sito dell’ex stabilimento nel quartiere Rubattino è andato gradualmente in rovina, preda di insediamenti abusivi, di brutture urbane fino a diventare per chi ci abita un luogo spettrale. Solo nel 1996 con l’amministrazione Marco Formentini si incominciò a pensare di riqualificare tutta l’area e nell’anno seguente nell’ambito del Progetto di Riqualificazione Urbana (PRU)” Rubattino-Pitteri” fu sottoscritto un accordo tra il Comune di Milano, la Regione Lombardia e il Ministero dei Lavori Pubblici . Nell’aprile 2011 venne sottoscritta una variante al’originario programma tra Comune, Regione Lombardia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con l’adesione della Società Rubattino 87 e del Gruppo Camozzi. In realtà poco o niente si è realizzato delle opere previste, si sono accumulati omissioni , ritardi e spreco di denaro pubblico. In particolare è stata trascurata la ristrutturazione del Palazzo di Cristallo, dove erano state progettate piscine, scuole, cinema e teatri. La cementificazione è continuata senza i dovuti servizi per i residenti , la cui vita ruota attorno alle due uniche realtà commerciali, Media Word ed Esselunga. A questo punto si può obiettare: “Come mai le autorità pubbliche non sono state in grado di far rispettare gli accordi?” Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 sembra arrivata la svolta per la riqualificazione del’intero Rubattino . La zona, inserita nel nuovo piano chiamato Piano di Governo del Territori (PGT) rientra tra le sei scelte dal Comune di Milano per essere rigenerate con l’inserimento delle funzioni di interesse pubblico). Il progetto originario subisce qualche variante per l’area residenziale che viene ridotta e piccoli cambiamenti si prevedono per l’urbanistica leggera, mentre rimane invariato lo spazio dedicato al verde e al parco. Finalmente nel recinto ex Innocenti sorgerà la Cittadella del Teatro alla Scala col trasferimento dei laboratori , ora negli spazi dell’ex Ansaldo di via Borgognone 34 e distribuiti in tre padiglioni. In uno spazio di circa 62 mila mq verranno distribuiti i laboratori di sartoria, la falegnameria, le scenografie e i magazzini . La nuova sede al Rubattino sarà frutto di un concorso internazionale per farne un polo di grande interesse per gli appassionati che visitano Milano da tutto il mondo. Oltre ai laboratori della Scala tale riqualificazione consentirà l’inserimento di “un centro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico e per l’innovazione economica, con particolare riguardo agli incubatori e acceleratori d’impresa. Sarà inoltre realizzato un servizio di interesse generale in accordo con il municipio 3, con la realizzazione di aree per lo sport all’aperto”. Si prevede anche di far sorgere nella stesso ex stabilimento industriale un deposito ATM, azienda di trasporto milanese. il soggetto privato resterà proprietario di circa 115.000mq, ma è obbligato a fare una bonifica di tutte le aree comprese quelle pubbliche; di queste quasi la metà dovrebbero essere destinate ad attività produttivo/logistiche. Stando alle già rosee previsioni, in relazione anche alle prossime elezioni comunali, già dalla primavera del 2022 si dovrebbe vedere l’area in fase di realizzazione avanzata. Se veramente il progetto di riqualificazione verrà attuato senza altri ritardi il Rubattino cesserà di essere un quartiere dormitorio di Milano e concorrerà a rendere più equilibrato l’assetto urbanistico della metropoli.
Luciano Marraffa