ZANNA BIANCA - Jack London

La letteratura universale
a cura di Stelio Ghidotti

INCIPIT
 
La scura foresta d’abeti si addensava accigliata da ambo le parti sul corso d’acqua gelato; gli alberi, spogliati di recente dal vento del bianco rivestimento di brina, sembravano appoggiarsi gli uni agli altri, neri e sinistri, nella luce morente. Un silenzio profondo regnava su tutta la terra. La terra stessa era una desolazione, inanimata, immobile, così solitaria e gelida da non suggerire nemmeno l’idea della tristezza. C’era, in essa, quasi un accenno di riso, ma di un riso assai più terribile di qualunque tristezza: un riso privo di letizia come il sorriso della sfinge, un riso freddo come il gelo e partecipe del truce distacco dell’infallibilità. Era la saggezza sovrana e incomunicabile dell’eterno che si rideva della vanità della vita, degli sforzi della vita: era il selvaggio deserto del Settentrione, dal cuore di ghiaccio.
Ma la vita persisteva, proprio lì sulla terra, e la sfidava. Sul fiume gelido si trascinava una fila di cani lupo; l’ispida pelliccia era incrostata di ghiaccioli; il loro respiro si gelava in aria appena emesso, sgorgando in un vapore schiumoso che appena depositato sul pelo si materializzava in cristalli di brina.
 
 
FINIS
 
Il cucciolo rotolò dinanzi a Zanna bianca che puntò le orecchie e lo esaminò incuriosito. Poi i loro nasi si toccarono, e lui sentì sulla mascella la calda linguetta del piccolo. Anche la sua si protese e, senza sapere perché, leccò il muso del cucciolo.
Battimani e grida di gioia degli dèi salutarono quello spettacolo; Zanna bianca ne fu stupito e li guardò perplesso. Poi la debolezza prevalse e si sdraiò, le orecchie ritte, la testa inclinata da una parte, guardando il cucciolo, Anche gli altri si avvicinarono barcollanti, con gran disgusto di Collie, e lui permise gravemente che si arrampicassero e gli ruzzolassero addosso. Dapprima, fra le risate degli dèi, tradì per un attimo, l’antica goffaggine e timidezza; ma anche questa passò, e mentre continuavano le buffonate e i capitomboli dei cuccioli, Zanna bianca se ne rimase sdraiato, coi pazienti occhi semichiusi, a sonnecchiare al sole.

L'INGLESE CANTANDO

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni

L'Osteria degli Orchi

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni