I campioni di ciclismo Francesco Moser e Gianni Motta girano al velodromo Vigorelli

Inaugurazione dell’impianto al termine dei lavori di manutenzione straordinaria del circuito milanese, realizzati dal consorzio Citylife

Questa volta ci siamo. I 397 metri e 57 centimetri del parquet del velodromo meneghino stanno finalmente per tornare in vita, per essere calcati nuovamente dai palmer, sovrastati dai tubolari di grandi campioni come in passato il sette-volte iridato in velocità Antonio Maspes, a cui l’impianto è dedicato, così come dei tanti giovani e meno giovani che amano la bicicletta e che la usano quotidianamente per i loro spostamenti in città o per svagarsi nel tempo libero. 
Un impianto mitico quello di via Arona, che, come l’araba fenice, si appresta a risorgere dalle sue stesse ceneri per l’ennesima volta, dopo una continua serie di peripezie, incluso il crollo di una parte del tetto durante la grande nevicata che flagellò Milano nell’inverno del 1985. Uno scenario reso ancor più suggestivo dallo sfondo, dove, nel terso cielo azzurro, si stagliano il grattacielo di Isozaki e lo “storto”, opera ancora in costruzione della compianta archi star Zaha Hadid.
In realtà il Vigorelli, durante gli oltre 80 anni trascorsi dalla sua fondazione, ha avuto molte vite, tra cui quella di sede di concerti di alcune pop e rockstar internazionali, indimenticabile il concerto dei Beatles del 24 Giugno 1965, giustamente commemorato con opportuna targa, e, molto più di recente, quella di stadio per partite di football americano, sede del superbowl italiano. 
Per l’inaugurazione del nuovo ciclo è stato chiamato, fra gli altri pistard, uno che sul parquet del Vigorelli ha contribuito a scrivere pagine indelebili del ciclismo tricolore negli anni’80: il grande Francesco Moser, disponibile a saggiare il velodromo dopo i lavori di ristrutturazione e manutenzione appena terminati dal Consorzio CityLife (per l’occasione rappresentato da Armando Borghi) e dal Comune di Milano per la riqualificazione dell’area ex-Fiera di Milano. Il termine complessivo dei lavori al Vigorelli, con la completa agibilità dell’impianto dei suoi 7 mila posti, è fissato per la primavera 2018. Graditissimo ospite anche Gianni Motta, ciclista e imprenditore di successo, iridato al giro d’Italia nel 1966 e ancora in ottima forma. 
Vedere Moser di nuovo agghindato con casco, maglia sponsorizzata e scarpini, mentre impaziente e poco incline a posare per i fotografi, attende scalpitante in sella alla sua bici, la stessa del record di velocità del 1986, pronto per fendere l’aria, incute una certa soggezione.
Questa volta però il campione trentino non dovrà sfidare se stesso e il cronometro, ma si esibirà solo in qualche giro del circuito, peraltro percorso a una media di velocità assolutamente rispettabile, a favore dei flash dei giornalisti, le videocamere dei droni e gli smartphone di amici e addetti ai lavori.
La pista è estremamente tecnica e, parola di Moser, è perfettamente a punto, scorrevole e ben levigata: pronta, insomma, per accogliere professionisti e dilettanti che, con grande passione, inforcata la bicicletta, decideranno di calcarla per rivivere le emozioni di questa antica e nobile disciplina.
Nicolò Canziani