Rapine e truffe

È ancora caccia al truffatore Alfredo Lindley, di origini slave ma nato in Perù, noto da anni alla polizia per i suoi furti di alto livello, il più noto quello effettuato in casa Trussardi nel 2009, il cui bottino era pari a 2 milioni di euro in gioielli ma che gli costò il carcere. Moltissimi i raggiri messi in atto da Alfredo Lindley ai danni di persone abbienti, la maggior parte stranieri ai quali lui si presentava come fosse persona rispettabile e benestante. A questo scopo girava con auto costose: Bmw, Audi e persino un Porsche Cayenne che lo facevano sembrare appunto un potente uomo d'affari e quindi in grado di offrire loro opportunità finanziare. L'uomo viveva da solo in una villa di 4 piani a Baranzate di Bollate, in combutta con il campo nomadi, ma risulta nullafacente.