CESTINI CONTRO GLI ABUSIVI?

Nelle ultime settimane è capitato di notare che i cestini dei rifiuti su strada sono sempre meno o non posizionati sui soliti percorsi. Il motivo è presto detto: l’AMSA sta rivedendo la mappa dei cestini verdi e di quelli grigi in molte strade della città. In base alle informazioni delle squadre di pulizia vengono tolti i cestini  sovrappieni usati come discarica abusiva da alcuni cittadini e negozianti che non usano fare la raccolta differenziata nel proprio condominio e nel proprio negozio. In questo modo si pensa  di disincentivare l’abusivismo con la conseguenza invece che la spazzatura fuori posto permane sia nelle  postazioni dei cestini spodestati sia negli altri cestini vicini riempiti all’inverosimile, talvolta contornati dai sacchetti ingombri di rifiuti della raccolta differenziata. Il cittadino rispettoso che passa da quelle parti e vuole gettare semplicemente una cartaccia o una lattina si trova interdetto e incentivato ad accumulare i rifiuti sulla strada.  Paradossalmente la soluzione di spostare i cestini non elimina l’abusivismo.

 Resta, comunque il fatto che, secondo l’AMSA, nel 2017 si è raccolto l’11,8 % in più rispetto all’anno precedente. Per questo incremento la nuova politica della spazzatura viene affidata alla tecnologia della Cefriel-Politecnico mediante i cosiddetti “cestini intelligenti” o “smart bins”. Sono cestini che al loro interno hanno un sensore in grado di rilevare automaticamente il volume dei rifiuti  e il livello di riempimento. I dati vengono inviati alla sala operativa centrale che in tempo reale invia una squadra per svuotare il cestino pieno.

Entro il 2018 dei 23mila cestini stradali circa 15mila verranno progressivamente sostituiti da quelli intelligenti. La fase di sperimentazione servirà anche per rivedere il posizionamento dei cestini più utilizzati.

Ora io mi chiedo. Questa nuova politica dell’AMSA potrà risolvere lo scempio dei cestini sovraccarichi e la spazzatura dei sacchetti fuori posto, ma non inciderà minimamente sulle abitudini degli abusivi di professione. La tecnologia dei sensori di Cefriel potrà essere più utile e incisiva  se verrà affiancata da una forma di videosorveglianza che individui gli scaricatori  in flagranza i quali  dovranno essere  sanzionati senza problemi. La cassa dell’AMSA  e il Comune di Milano saranno ben ricompensati da quei cittadini che non si decidono a rispettare il decoro pubblico.

Luciano Marraffa

 


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