Cosa sono i piani individuali di risparmio (Pir)?

IN QUESTI GIORNI NON SI PARLA D'ALTRO!

La legge di Bilancio 2017 ha introdotto i piani individuali di risparmio.
Obbiettivo: veicolare i risparmi verso le imprese italiane, in particolare verso quelle piccole e medie.
I PIR sono un “contenitore fiscale” che prevede, per l’investitore, l’esenzione della tassa sui capital gain e dalle imposte di successione. Ci sono tre condizioni da rispettare per avere le AGEVOLAZIONI FISCALI:
1) almeno il 70% del Pir deve essere investito in azioni e obbligazioni emesse da società italiane, o UE ma, con stabile organizzazione in Italia. Il 21% del totale deve essere investito in titoli non presenti nell’indice principale FtseMib, cioè nelle società medio-piccole.
2) L’investimento dovrà essere mantenuto per almeno 5 anni dalla sottoscrizione. Disinvestendo prima della scadenza si perde il beneficio fiscale.
3) È possibile investire fino a 30.000 euro l’anno con un massimo di 150.000 euro in più anni.
Per chi vuole investire in Italia e in particolare nelle società medio piccole, può essere uno strumento interessante. Se ci saranno delle plusvalenze saranno esenti da tasse. Si deve però fare attenzione al rischio paese e quindi alla concentrazione dell’investimento sul patrimonio complessivo. Bisogna ricordare che sono uno strumento di investimento di medio e lungo periodo. Un’ultima avvertenza fare attenzione ai costi di collocamento e gestione, che se eccessivi potrebbero neutralizzare il vantaggio fiscale.
Fabio Vantaggiato

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