IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE - 2
- 17 aprile 2020 Cronaca
Del 17 aprile - Domande dei giornalisti
D: Cosa si sta facendo per la ricerca di personale medico nelle strutture in difficoltà?
R: Per quanto riguarda medici e infermieri sono stati indetti i bandi. Si sta pensando a cosa fare per reperire gli operatori socio sanitari che mancano nelle carceri, in alcune case di riposo e nelle strutture per disabili.
D: Il Prof. Rezza ha affermato che arrivare ad avere zero decessi, a livello nazionale, è quasi impossibile. Di quanto si deve scendere ancora per parlare di una ripartenza?
R: Rispondendo con una battuta, si direbbe "il più in basso possibile". In realtà, in questi giorni, si stanno analizzando tutte le variabili che aiuteranno a tenere bassa la curva dei contagi. Sarà importante imparare a individuare i piccoli focolai per poi contenerli.
D: Si fa l'esempio del caso coreano di una persona che è stata in quarantena, ha avuto due tamponi negativi, è tornata al lavoro ed è poi risultata nuovamente positiva. Questo per sapere se i 14 giorni di isolamento sono ancora validi.
R: Si ringrazia per la domanda dopodiché Locatelli offre una risposta molto articolata e in alcuni momenti molto tecnica. In buona sostanza, dice di non conoscere il caso coreano e che del virus si sa ancora poco. Soprattutto su quanto dura l'immunità acquisita con il contagio.
D: Come si abbassa, ulteriormente, l'indice di contagiosità?
R: Si ringrazia per la domanda. L'indice è già sceso sotto quota zero. Per mantenerlo tale servono ora cinque strumenti: il tracciamento dei contagi, i tamponi, i dispositivi di protezione, gli ospedali per i guariti da monitorare e la medicina territoriale. Locatelli aggiunge la responsabilità nei comportamenti.
D: Oggi è stata presentata la app per il monitoraggio dei contagi. Sarà su base volontaria. Quanto è utile?
R: Come strumento a supporto di altre forme di monitoraggio sarà utile.
Locatelli, come medico, si sente di raccomandarla...