SCENE DI UNA FASE DUE

Cosa è successo nelle principali città

Qui Milano

Occhi puntati sulla capitale lombarda per questo primo giorno di ripartenza.

Prima sensazione, il rumore del traffico ai semafori. Molti hanno scelto di spostarsi in auto.

La stazione centrale, presidiata per i controlli da Polizia ed Esercito è stata messa in sicurezza predisponendo percorsi in entrata e in uscita. A chi temeva un esodo incontrollato simile a quello del 7 marzo con fiumi di persone in partenza si è presentata la scena di persone, numerose sì ma rispettose delle norme, ordinate e tranquille.

A Cadorna, uno dei punti nevralgici del trasporto dei pendolari persone incredule per la ridotta affluenza sui treni. Si è viaggiato bene e in sicurezza, hanno detto le persone intervistate.

In stazione controllo della temperatura ai passeggeri.

All'ingresso della metropolitana in corrispondenza delle linee rossa e verde numerosi addetti dell'Atm disciplinavano i passeggeri. Anche qui tutto bene.

Lo stesso sindaco Sala, che questa mattina si è recato alla centrale ATM che monitora il trasporto urbano ha avuto parole di elogio per il comportamento dei milanesi.

Altri attimi della fase due sono le voci e i volti degli esercizi commerciali che hanno riaperto:

Il gestore del bar che prepara il primo caffè, rigorosamente da asporto, il ristorante che prepara il cibo da asporto per i clienti che si sono già presentati alla porta, la cartoleria che riapre e che, di fronte alla chiusura delle scuole, si trova davanti all'incognita di come andranno le cose.

Sono tornati ad animarsi anche i parchi cittadini. Persone a passeggio attirate dalla bella giornata di sole, persone con cani al seguito, ciclisti e gli appassionati di corsa all'aperto.

Non si segnalano criticità.

Un bel segnale per una città che vuole ripartire ben consapevole del pericolo e dell'uso dei mezzi a disposizione per combatterlo.



Qui Torino

Anche da Torino il primo suono dopo il confinamento è il rumore del traffico in città.

Una carrellata di immagini dal capoluogo piemontese:

- ha riaperto lo storico mercato ortofrutticolo all'aperto di Porta Palazzo, il più grande d'Europa per superficie. Tutto è cambiato in ottica di convivenza con il virus, dagli accessi contingentati ai banconi posti a distanza, dagli avventori con guanti e mascherine agli ambulanti bardati nello stesso modo.

Anche Torino si mostra ligia nel rispetto delle norme. No si segnalano, infatti, criticità.

Le tute blu che sono tornate al lavoro sono state circa ottantamila.

Le Officine Grandi Riparazioni una parte delle quali è stata adibita a ospedale covid solo qualche settimana sono tornate a ripopolarsi, in un'alta porzione di fabbricato dai lavoratori delle start up più innovative della città.

Riportiamo qualche dettaglio ulteriore sulla ripartenza affidandoci alle pagine de La Stampa.

Oggi sono tornati in attività hotel, le imprese di costruzione che sono circa quarantatremila, i servizi (finanziari, immobiliari e assicurativi) e le attività manifatturiere che sono circa ventinovemila.

Mancano all'appello altre ottantamila attività, per la maggior parte negozi, bar e ristoranti.

Sulla sola Torino sono riapparse circa ottantamila persone.


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