LA PAROLA AI LETTORI - La dura vita del pedone

Sono un pedone. Nel senso che per spostarmi in città vado a piedi o prendo i mezzi pubblici.

Sulle pagine di cronaca cittadina di vari giornali, leggo spesso delle pericolose condizioni in cui viaggiano i ciclisti milanesi: poche piste ciclabili e strade pericolose per buche o automobilisti indisciplinati. Non ho nulla da eccepire perché tutto questo corrisponde a verità ma la questione che spesso viene omessa è che i ciclisti ormai se ne fregano delle regole e del buon senso tanto quanto gli automobilisti.

Zizzagano ovunque, viaggiano al telefono e in contromano, ti arrivano alle spalle senza che tu possa accorgertene e se li urti ti mandano a quel paese. Ma mi sto rivolgendo a voi non perché ce l’abbia con gli amanti delle due ruote, piuttosto perché nessuno parla mai della dura vita di noi poveri pedoni. Già ci tocca sottoscrivere una polizza sulla vita tutte le volte che tentiamo di attraversare sulle strisce pedonali ma ultimamente dobbiamo stare pure attenti a bici che sbucano da un angolo a tutta velocità.

La maleducazione, a quanto pare, è generalizzata e non circoscritta al mezzo guidato, ma ognuno pretende di aver la ragione dalla propria parte. Una cosa riguarda invece tutti quanti; la mancanza di rispetto verso il prossimo.

Distinti saluti.

Il pedone


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