ACCADDE IL 9 SETTEMBRE


Grace Murray Hopper (New York9 dicembre 1906 – Arlington1º gennaio 1992) è stata una matematicainformatica militare statunitense definita da molti una pioniera della programmazione informatica. Grace Murray era la maggiore dei tre figli dei coniugi Walter Fletcher Murray e Mary Campbell Van Horne, che avevano origini scozzese e olandese e frequentavano la Chiesa Collegiata del West End. Era una bambina curiosa, caratteristica che l'accompagnò tutta la sua vita, e amava scoprire il funzionamento dei congegni. Ottenne il Ph.D. in matematica nel 1934 a Yale, insegnando per i due anni successivi presso Vassar, per poi entrare a far parte della Riserva della Marina nel 1943. Famosa per il suo lavoro sul primo computer digitale della Marina, Harvard Mark I, fu assegnata presso l'ufficio per l'Ordenance Computation Project dell'università di Harvard. La sua brillante carriera ebbe nel 1949 un momento di grande prestigio quando entrò nella Eckert-Mauchly Computer Corporation, la società che aveva sviluppato l'ENIAC, fra i primi computer digitali in circolazione, e che in quel periodo stava progettando l'UNIVAC I, ovvero quello che sarebbe stato il primo modello di computer commerciale. Grace M. Hopper, lavorando sull'idea di compilatore (in particolare sull'A-0 System), ebbe un ruolo primario nello sviluppo e nella progettazione del COBOL. Continuò intensamente il suo lavoro di progettista e ricercatrice presso l'istituto e dopo essersi congedata dalla Riserva nel 1966 venne immediatamente richiamata per lavorare alla standardizzazione del linguaggio per i computer militari. Fu definitivamente congedata nel 1986 col grado di "rear admiral" (retroammiraglio o contrammiraglio). È famosa anche per aver diffuso l'uso del termine "bug" per indicare un malfunzionamento di un computer. L'uso del termine bug, che in inglese indica genericamente un piccolo insetto, è legato ad un curioso aneddoto risalente ai tempi pionieristici dell'informatica: il 9 settembre 1947 la tenente Grace Hopper ed il suo gruppo stavano cercando la causa del malfunzionamento di un computer Mark II quando, con stupore, si accorsero che una falena si era incastrata tra i circuiti. Dopo aver rimosso l'insetto (alle ore 15:45), la tenente incollò la falena rimossa sul registro del computer e annotò: «1545. Relay #70 Panel F (moth) in relay. First actual case of bug being found». Questo registro è conservato presso lo Smithsonian National Museum of American History. In realtà il termine bug nel senso di problema tecnico è stato usato almeno dal 1870: è citato in questo senso in una lettera di Edison del 1878, probabilmente questo uso del termine è di origine scozzese.

«È stato così per tutte le mie invenzioni. Il primo passo è un'intuizione, e viene come una fiammata, poi le difficoltà crescono... le cose non vanno più ed è allora che i "bachi" – così sono chiamati questi piccoli sbagli e difficoltà – si manifestano, e servono mesi di intensa osservazione, studio e lavoro prima che il successo commerciale oppure il fallimento sia sicuramente raggiunto.»


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