DALLA RUSSIA AL POLDI PEZZOLI LA MADONNA LITTA

Preziosa e interessante, la mostra “Leonardo e la Madonna Litta” riporta a Milano, al museo Poldi Pezzoli, dopo quasi trent’anni, il celebre dipinto dell’Ermitage, uno dei massimi capolavori del museo di Leningrado.
Affine per stile alla versione della “Vergine delle rocce” della National Gallery di Londra, la Madonna Litta è molto legata al capoluogo lombardo, perché qui fu eseguita da Leonardo nel 1490 circa. Nel Ducato milanese il dipinto ebbe notevole fortuna, come dimostra il gran numero di copie e derivazioni eseguite da artisti lombardi all'epoca, e nell’Ottocento, quale opera più famosa dell'importante collezione d’arte dei duchi Litta del palazzo in corso Magenta; proprio dal duca Antonio Litta Visconti l’Ermitage acquistò il capolavoro nel 1865.
L’esposizione, inclusa fra le celebrazioni nazionali dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, presenta una ventina di opere di raffinata qualità, provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo: dipinti (sul tema Madonna con il Bambino) e disegni, eseguiti da Leonardo e dai suoi allievi più vicini (da Giovanni Antonio Boltraffio a Marco d’Oggiono,a Francesco Napoletano) negli ultimi due decenni del Quattrocento, quando il maestro viveva e lavorava a Milano, presso la corte di Ludovico il Moro.
La mostra riunisce così, dopo oltre un secolo e mezzo, due affascinanti capolavori, la Madonna Litta e quella, conservata al Museo Poldi Pezzoli del Boltraffio, il migliore allievo del maestro, ispirata a una deliziosa composizione di Leonardo. Ad affiancarli un altro quadro del Poldi Pezzoli: una Madonna allattante di un anonimo artista lombardo del primo Cinquecento, una delle più interessanti derivazioni della Madonna Litta e di migliore qualità, pervenuteci.
Fra i disegni si nota un bellissimo studio, custodito alla Biblioteca Ambrosiana, raffigurante un profilo femminile, sicuramente di mano di Leonardo, eseguito a punta metallica.
La mostra, organizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco, con il Comune di Milano e Regione Lombardia, e curata da Pietro Marani e Andrea Di Lorenzo, illustra anche come Leonardo e i suoi più stretti seguaci (che spesso lavoravano sulla base di progetti e composizioni del maestro) abbiano affrontato la raffigurazione di un soggetto diffusissimo in modo sempre nuovo e originale.
Inoltre le indagini diagnostiche su alcune opere hanno permesso dei confronti che evidenziano i diversi modi di realizzare i disegni preparatori e i dipinti da parte degli artisti, a stretto contatto fra loro, della bottega di Leonardo, negli anni dal 1482 al 1499, quando Leonardo è a Milano. Il pubblico può così apprendere come nasce e si modifica l’attribuzione di un’opera d’arte.

Durante l’esposizione (fino al 10 febbraio 2020) vi sono proposte didattiche collaterali, l’app MADONNA LITTA MILANO, oltre all'album per bambini e ragazzi, “Diventa un allievo di Leonardo”, attività organizzate dalla rete milanese dedicata a Leonardo e predisposta dal Comune, per suggerire ai visitatori itinerari e collegamenti con tutte le istituzioni milanesi coinvolte nelle celebrazioni.

Grazia De Benedetti

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