COSÌ È SE VI PARE - Luigi Pirandello
- 08 febbraio 2020 Cultura
La letteratura universale,
a cura di Antonella Di Vincenzo
INCIPIT
La SIGNORA AMALIA, DINA, LAUDISI.
Al levarsi della tela Lamberto Laudisi passeggia concitatamente per il salotto. Svelto,
elegante senza ricercatezza, sui quaranta, indossa una giacca viola con risvolti e
alamari neri; spirito arguto, s'irrita facilmente; ma poi ride e lascia fare e dire,
compiacendosi dello spettacolo della sciocchezza altrui.
LAUDISI Ah, dunque è andato dal Prefetto?
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AMALIA (sui quarantacinque, capelli grigi; ostenta una certa importanza, per il
posto del marito, ma lasciando intendere che, se stesse in lei, rappresenterebbe la sua
parte e si comporterebbe forse altrimenti). Oh Dio, Lamberto, ma si tratta infine di un
suo subalterno!
FINIS
SIGNORA PONZA Che altro possono voler da me, dopo questo, lor signori? Qui c'è
una sventura, come vedono, che deve restar nascosta, perché solo così può valere il
rimedio che la pietà le ha prestato.
IL PREFETTO (commosso) Ma noi vogliamo, vogliamo rispettar la pietà, signora....
Vorremmo però che lei ci dicesse....
SIGNORA PONZA Che cosa? la verità: è solo questa: che io sono, sì, la figlia della
signora Frola, - e la seconda moglie del signor Ponza; sì, e per me nessuna! nessuna!
IL PREFETTO Ah, no, per sé, lei, signora, sarà l'una o l'altra!
SIGNORA PONZA Nossignori. - Per me, io sono colei che mi si crede!
Guarda, attraverso il velo, tutti, fieramente, e si ritira. Un silenzio.
LAUDISI Ecco, o signori, come parla la verità!
Volge attorno uno sguardo di sfida derisoria.
Siete contenti?
Scoppia a ridere
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Ah! ah! ah! ah!