Il 16 maggio 1955 a Sciara (PA) viene ucciso a colpi di lupara il sindacalista Salvatore Carnevale
- 18 maggio 2024 Cultura

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende ricordare la figura di Salvatore Carnevale, attraverso l’elaborato dello studente Antonio Milizia della classe III sez. G del Liceo Scientifico Filolao di Crotone.
“Il 16 maggio 1955, quando l’alba inghiottiva le tenebre della notte di Sciara (PA), la vita del trentunenne Salvatore Carnevale veniva spezzata nel momento in cui questi percorreva, come sempre, la mulattiera di contrada Cozze Secche per andare a lavoro.
Attivo difensore dei diritti dei braccianti agricoli del suo paese, convinto assertore di lotte che potessero regalare una vita migliore, sostenitore dei diritti di ciascun lavoratore e di redditi dignitosi: tutto questo era il sindacalista “Turi” per i suoi concittadini.
Ma la lealtà e la dedizione dimostrate nel corso della sua breve vita avevano infastidito i ricchi proprietari terrieri siculi al punto da portarli a decretarne la precoce morte. Del suo omicidio vennero accusati Giorgio Panzeca, Antonio Mangiafridda e Luigi Tardibuono, il soprastante della principessa Notarbartolo. Alla fine del processo di primo grado i 3 imputati verranno condannati all’ergastolo. Il verdetto, purtroppo, verrà ribaltato in Appello e in Cassazione. La storia di Salvatore mi ha insegnato come in passato si stato difficilissimo difendere il diritto del lavoro e i lavoratori specie in realtà molto arretrate. Oggi viviamo in un’epoca dove spesso diamo per scontato molte cose e credo si importante riflettere su questi avvenimenti per capire l’importanza dei diritti acquisiti e delle lotte che li hanno definiti”
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU