IL MARCHESE DI ROCCAVERDINA - Luigi Capuana
- 10 febbraio 2020 Cultura

La letteratura universale,
a cura di Antonella Di Vincenzo
INCIPIT
«C'è l'avvocato», annunziò mamma Grazia affacciandosi all'uscio.
E siccome il marchese non si voltò né rispose, la vecchia nutrice, fatti pochi passi nella stanza, esclamò:
«Marchese, figlio mio, sei contento? Avremo finalmente la pioggia!».
Infatti lampeggiava e tuonava da far credere che tra
poco sarebbe piovuto a dirotto, e già rari goccioloni
schizzavano dentro dall'aperta vetrata del terrazzino. Il
marchese di Roccaverdina, con le mani dietro la schiena, sembrava assorto nel contemplare lo spettacolo dei
fitti lampi che si accendevano nell'oscurità della serata,
seguiti dal quasi non interrotto roboare dei tuoni.
FINIS
Ella gli sfuggì per baciare e ribaciare quelle mani
quasi inerti che avevano ammazzato per gelosia di lei; e
pareva volesse lasciarvi tutta l'anima sua grata e orgogliosa di essere stata amata fino a quel punto dal marchese di Roccaverdina.
«Figlio! figlio mio!»
E si lasciò trascinar via da mastro Vito, senza opporre
resistenza, umile, rassegnata com'era stata sempre, convinta anche lei che non poteva restare più là, perché il
suo destino aveva voluto così.