L’ALTRA BICOCCA DI MILANO-Parte 1
- 16 maggio 2022 Cultura
Il resto è storia…Non proprio edificante. L'antico Comune di Greco perse definitivamente la propria identità, la produzione abbandonò in seguito la città e il quartiere Bicocca venne trasformato in un moderno polo universitario e residenziale che anni addietro qualcuno, purtroppo non ne ricordo il nome, definì una spianata tipo Berlino est. Ma anche l'analogia con il set di un film horror post apocalittico come La città verrà distrutta all'alba o Zombi di George A. Romero risulta calzante: squallidi e semi deserti vialoni, lambiti da desolati e anonimi palazzoni geometrici.
Ciò che è meno noto, invece, è che per secoli a Milano un'altra Bicocca rivestì un ruolo importante: costruita dagli spagnoli come forte difensivo, affiancata per un breve periodo da una Porta Tosa provvisoria (poi spostata di fronte a Corso XXII Marzo), adibita a polveriera, teatro di scontri durante le Cinque Giornate, divenuta in seguito caseggiato con attività commerciali e poi sparita nel nulla. Le notizie sono poche, frammentarie e talvolta discordanti ma questa grande e fantomatica struttura è realmente esistita e ora vedremo, per quanto possibile, di dipanare la matassa.
Come accennato in precedenza, una seconda accezione di bicocca è fortezza,
*Essendo queste fortezze posizionate in luoghi impervi, la manutenzione era spesso trascurata e dopo un certo periodo si riducevano a catapecchie: a bicocche, il termine che tutti conosciamo per descrivere edifici fatiscenti.
Grazie agli splendidi libri di Gerosa Brichetto sappiamo che gli spagnoli eressero una prima Porta Tosa (per approfondire: La Porta Tosa nei secoli), proprio accanto a suddetta fortificazione che faceva angolo, guarda caso, alla Strada della Bicocca o Strada per Calvairate.