La vita non è un film
- 19 aprile 2022 Cultura

Ma un film può raccontare una vita
"La vita non è un film" è un libro di memorie scritto o meglio raccontato da Pino Insegno, noto per la sua simpatia e bravura di comico teatrale-televisivo e di doppiatore di primo livello, tale da far spendere giudizi lusinghieri anche a una sua grande collega: Maria Pia Di Meo, la quale del resto lui nomina nel proprio libro appena pubblicato dall'editore Giunti. Giuseppe, detto Pino, Insegno è nato a Roma il 30 agosto 1959 da Armando Insegno, di professione vetrinista, e Romana Di Lorenzo, sorella di Rossana e di Maurizio, meglio noto come Maurizio Arena. Insomma Pino Insegno già nel suo DNA possedeva i giusti cromosomi del futuro attore che si sarebbero manifestati positivamente di lì a ventidue anni, quando nel 1981 esordirà a teatro e quando a metà anni Ottanta con Roberto Ciufoli e Francesca Draghetti prima, e Tiziana Foschi poi formerà il gruppo de "La Premiata Ditta", che per quasi vent'anni porterà avanti una serie di spettacoli parodistici molto divertenti.
Qualche anno dopo approderà in Rai nelle trasmissioni "Pronto, chi gioca?" e "Pronto, è la Rai?", per poi proseguire nei varietà "Vita da cani", "I cervelloni", "Chi tiriamo in ballo". Nel 1996 approderà in Mediaset a "Buona domenica", condotta da una ancora giovane Lorella Cuccarini in seguito vergognosamente messa da parte dal suo collega di parte di Rai Uno che tende a voler accentrare tutta su di sé l'attenzione del pubblico televisivo. Nel corpo di ballo di "Buona domenica" Pino conoscerà una brava ballerina nonché bella ragazza: Roberta Lanfranchi, della quale si innamorerà e finirà per sposare e avere due figli e - dopo dieci anni - avrà divorziato per volere della moglie. Insegno, che manterrà fede al suo cognome insegnando dapprima educazione fisica e poi recitazione, approderà nel 2000 alla conduzione de "Lo Zecchino d'oro", parallelamente ai lavori con "La Premiata Ditta". Il tipo di umorismo da loro proposto non da tutti verrà gradito, come è normale che avvenga perché ciascuno ha i suoi gusti e retrogusti, ma non si può definirlo umorismo da poco. Nel 2006 comunque la "Premiata Ditta" si scioglierà, un anno prima dell'unione tra Pino e Roberta. Ma questo non impedirà ai componenti della compagnia di proseguire singolarmente in spettacoli che seppur non sempre singolari in quanto a creatività lo sono però stati sempre in quanto a bravura. Pino Insegno percorrerà una strada parallela nel mondo sommerso del doppiaggio, dove spesso la voce del doppiatore non è facilmente riconoscibile e riconducibile a colui che la presta, e avrà modo di doppiare grandi attori americani quali Will Ferrell, Virgo Mortensen, Jamie Foxx, Denzel Washington in grandi film quali la trilogia de "Il signore degli anelli". Il libro che Pino ha fatto nascere dalle sue conversazioni con Michele Biccone e Francesco Trento dopo giorni di conversazione a tre, è interessante non solo per quello che racconta ma anche per come lo racconta e per come viene riportato nelle 234 pagine del testo. L'attore-autore si svela ai lettori anche nell'intimo, rivelando particolari forse non sempre riportabili perché troppo intimi. Della ex moglie Roberta ricorda soltanto il nome, e la giovane età al momento del loro matrimonio: 23 anni. Con la seconda: l'attrice Alessia Navarro, la differenza di età salirà da quindici a diciannove, ma questo non ha impedito che il loro matrimonio si concretizzasse e che già da dieci anni proceda con il vento in poppa. Nel libro sono raccontati molti incontri: quelli con Pietro Garinei, Maurizio Costanzo, Gino Bramieri (definito "The King of Comedy") Raffaella Carrà ("The Queen"), Massimo Troisi, Pino Daniele. Questi personaggi sono tratteggiati per quello che erano e sono: esseri umani dotati di grande talento ma pur sempre uomini e donne non privi di umani difetti, i quali non li sminuiscono ma, se mai, ce li rendono ancora più cari. Il mondo dello spettacolo non è un mondo dorato come molti credono essere, ma neppure quell'inferno osceno che non pochi sono convinti che sia. E' un qualcosa che può anche venire considerato un di più, rispetto a professioni e mansioni quali la medicina, l'edilizia, l'agricoltura. Ma se tutte queste professioni sono di certo necessarie, quelle altre ci servono per poter tirare avanti con maggiore diletto, perché un musicista, uno scrittore, un attore posseggono quell'aura di magia che una persona comune non può fare a meno di apprezzare e amare.
Antonio Mecca
Qualche anno dopo approderà in Rai nelle trasmissioni "Pronto, chi gioca?" e "Pronto, è la Rai?", per poi proseguire nei varietà "Vita da cani", "I cervelloni", "Chi tiriamo in ballo". Nel 1996 approderà in Mediaset a "Buona domenica", condotta da una ancora giovane Lorella Cuccarini in seguito vergognosamente messa da parte dal suo collega di parte di Rai Uno che tende a voler accentrare tutta su di sé l'attenzione del pubblico televisivo. Nel corpo di ballo di "Buona domenica" Pino conoscerà una brava ballerina nonché bella ragazza: Roberta Lanfranchi, della quale si innamorerà e finirà per sposare e avere due figli e - dopo dieci anni - avrà divorziato per volere della moglie. Insegno, che manterrà fede al suo cognome insegnando dapprima educazione fisica e poi recitazione, approderà nel 2000 alla conduzione de "Lo Zecchino d'oro", parallelamente ai lavori con "La Premiata Ditta". Il tipo di umorismo da loro proposto non da tutti verrà gradito, come è normale che avvenga perché ciascuno ha i suoi gusti e retrogusti, ma non si può definirlo umorismo da poco. Nel 2006 comunque la "Premiata Ditta" si scioglierà, un anno prima dell'unione tra Pino e Roberta. Ma questo non impedirà ai componenti della compagnia di proseguire singolarmente in spettacoli che seppur non sempre singolari in quanto a creatività lo sono però stati sempre in quanto a bravura. Pino Insegno percorrerà una strada parallela nel mondo sommerso del doppiaggio, dove spesso la voce del doppiatore non è facilmente riconoscibile e riconducibile a colui che la presta, e avrà modo di doppiare grandi attori americani quali Will Ferrell, Virgo Mortensen, Jamie Foxx, Denzel Washington in grandi film quali la trilogia de "Il signore degli anelli". Il libro che Pino ha fatto nascere dalle sue conversazioni con Michele Biccone e Francesco Trento dopo giorni di conversazione a tre, è interessante non solo per quello che racconta ma anche per come lo racconta e per come viene riportato nelle 234 pagine del testo. L'attore-autore si svela ai lettori anche nell'intimo, rivelando particolari forse non sempre riportabili perché troppo intimi. Della ex moglie Roberta ricorda soltanto il nome, e la giovane età al momento del loro matrimonio: 23 anni. Con la seconda: l'attrice Alessia Navarro, la differenza di età salirà da quindici a diciannove, ma questo non ha impedito che il loro matrimonio si concretizzasse e che già da dieci anni proceda con il vento in poppa. Nel libro sono raccontati molti incontri: quelli con Pietro Garinei, Maurizio Costanzo, Gino Bramieri (definito "The King of Comedy") Raffaella Carrà ("The Queen"), Massimo Troisi, Pino Daniele. Questi personaggi sono tratteggiati per quello che erano e sono: esseri umani dotati di grande talento ma pur sempre uomini e donne non privi di umani difetti, i quali non li sminuiscono ma, se mai, ce li rendono ancora più cari. Il mondo dello spettacolo non è un mondo dorato come molti credono essere, ma neppure quell'inferno osceno che non pochi sono convinti che sia. E' un qualcosa che può anche venire considerato un di più, rispetto a professioni e mansioni quali la medicina, l'edilizia, l'agricoltura. Ma se tutte queste professioni sono di certo necessarie, quelle altre ci servono per poter tirare avanti con maggiore diletto, perché un musicista, uno scrittore, un attore posseggono quell'aura di magia che una persona comune non può fare a meno di apprezzare e amare.
Antonio Mecca