MARZO

Racconto poliziesco di Macc Tony

Era stato nella tarda mattinata di un sabato di febbraio, questo se lo ricordava perché nella stanza accanto sua moglie era intenta a parlare con la loro domestica riguardo i preparativi della imminente festa che avrebbero dato per il compleanno di lui e alla quale oltre ai loro figli erano stati invitati diversi amici: scrittori, gente del cinema e della televisione, giornalisti. Una terrazza, quella della loro casa, sul modello di quella più famosa che Maria Angiolillo, la moglie di Renato, direttore de

“Il Tempo”, aveva tenuto per anni e reso famosa per la qualità e quantità di ospiti invitati. 

L’uomo, ricordò Capresi, era ancora giovane o perlomeno così era apparso a lui che giovane non lo era più da un bel pezzo ormai, ed educato come lui ancora era, simpatico anche: be’, anche Gabriele lo era sempre stato, e con lui aveva parlato-sempre ogni tanto interrotto da quel benedetto telefono- della sua Opera che il visitatore sembrava conoscere abbastanza bene. Poi, a un certo punto, si era passati a parlare di Clara Gamber.

- So che la Gamber l’ha intervistata due anni fa – aveva detto l’ospite. – Purtroppo il dvd contenente

   l’intervista è fuori catalogo.

- Sì – aveva confermato Capresi. – E’ venuta qui con il marito, scrittore anche lui nonché regista.

   Sono rimasti un paio d’ore, se ben ricordo.

Poi lo scrittore si era lasciato andare alle confidenze, rivelando a quello sconosciuto che Emanuele Fardelli tradiva la moglie regolarmente, ma pur sapendolo lei continuava a restargli attaccata. -Come una cozza ad uno scoglio – aveva aggiunto sorridendo, - sebbene lei non sia certo una cozza.

Non poteva certo immaginare che nella mente del suo ospite stava per nascere qualcosa. Un’idea, certo, ma un’idea alimentata però dal male. Quindi il suo ammiratore sconosciuto se ne era andato, dopo avergli chiesto una dedica su una vecchia edizione di un suo ormai lontano libro.

Capresi rifletté a lungo. Poteva mai essere che quell’uomo, il quale gli era apparso sinceramente dispiaciuto per il dramma che Clara stava vivendo riguardo le infedeltà del marito, c’entrasse qualcosa nell’omicidio del marito della scrittrice?

A un certo punto si decise. Spostò la mano in direzione del telefono, sollevò la cornetta e compose il 113, aspettando.


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