NATUROPATIA IN BREVE 27/05

Frutta di stagione: ciliegie. (Prima parte)

La ciliegia è conosciuta e apprezzata fin dai tempi della pietra: molte fonti storiografiche hanno trovato noccioli fossilizzati nelle caverne europee. Anche le truppe militari di Giulio Cesare ne andavano ghiotti, le mangiavano in missione, lasciando i noccioli in giro per l’impero per far crescere alberi di ciliegie. La ciliegia è un frutto del genere Prunus. È possibile distinguere due varietà principali di ciliegie che includono quelle derivate dal Prunus avium (la ciliegia dolce o selvatica) e quelle derivate dal Prunus cerasus (l’amarena). Questi prelibati frutti commestibili si distinguono per i caratteristici grappoli di fiori e per la polpa deliziosa e dolcissima. La ciliegia è originaria delle regioni temperate dell’emisfero settentrionale, in particolare, si apprezzano due principali cultivar in America, tre in Europa e nel resto dell’Asia. Le ciliegie sono composte per l'80% circa da acqua, zuccheri, proteine (piccola percentuale), vitamine A e C, potassio, fosforo, calcio, ferro, sodio e magnesio. Grazie alla presenza del levulosio nelle ciliegie, uno zucchero che non ha controindicazioni per i diabetici che quindi possono approfittare dell'occasione per mangiare qualcosa di dolce e salutare.

Claudio Dianese Naturopata
www.egiabenessere.it

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