NOTRE DAME DE PARIS - Victor Hugo
- 28 ottobre 2019 Cultura
La letteratura universale
a cura di Stelio Ghidotti
INCIPIT
Sono
già oggi trascorsi trecentoquarantotto anni sei mesi e diciannove
giorni da che i parigini si svegliarono al frastuono di tutte le campane
che suonavano a distesa nella tripla cerchia della Cité,
dell’Université e dell’intera città.
Il
6 gennaio 1482 non è però un giorno che la storia ricordi. Nulla di
rimarchevole nell’evento che così scuoteva, fin dal mattino, i borghesi
di Parigi. Non si trattava né di un assalto di piccardi o di borgognoni,
né di un reliquiario portato in processione, né di una rivolta di
scolari nella vigna di Laas, né di un ingresso del nostro temutissimo
signor messere il re, nemmeno di una bella impiccagione di briganti e di
brigantesse in Place de la Justice a Parigi.
Il
6 gennaio, il che metteva in subbuglio tutto il popolo di Parigi, come
dice Jean de Trojes, ricorrevano entrambe le solennità, fatte coincidere
da tempo immemorabile, dell’Epifania e della Festa dei Folli.
FINIS
Riguardo alla misteriosa scomparsa di Quasimodo, ecco tutto quello che abbiamo potuto scoprire.
Circa
due anni e diciotto mesi dopo gli avvenimenti che concludono questa
storia, quando vennero a cercare nella cantina di Montfaocon il cadavere
di Olivier le Daim, che era stato impiccato due giorni prima, e al
quale Carlo VIII accordava la grazia di essere sepolto a Saint-Laurent
in miglior compagnia, trovarono fra tutte quelle orribili carcasse due
scheletri, uno dei quali abbracciava singolarmente l’altro. Uno di
quegli scheletri, che era quello di una donna, era ancora coperto di
qualche lembo di una veste di una stoffa che era stata bianca, ed era
visibile attorno al suo collo una collana di adrézarach con un
sacchettino di seta, ornato di perline verdi, che era aperto e vuoto.
Quegli oggetti erano di così poco valore che di certo il boia non li
aveva voluti. L’altro, che abbracciava stretto questo, era lo scheletro
di un uomo. Notarono che aveva la colonna vertebrale deviata, la testa
incassata tra le scapole e una gamba più corta dell’altra. D’altronde
non aveva alcuna vertebra cervicale rotta ed era evidente che non fosse
stato impiccato. L’uomo al quale era appartenuto era quindi giunto lì, e
lì era morto. Quando fecero per staccarlo dallo scheletro che
abbracciava, cadde in polvere.