Riportare in vita

La lettera scarlatta?

La recente polemica innescata da Striscia la Notizia che ha riportato alla luce quello che l'attuale direttore del Salone del libro di Torino ha detto una ventina di anni fa a proposito nonché a sproposito del romanzo "Cento colpi di spazzola" induce a qualche riflessione (sempre se si ha il coraggio di guardarsi allo specchio senza vomitare). Nicola Lagioia: questo il nome del direttore del Salone, aveva ai tempi rivolto a Melissa Panarello: questo il nome dell'autrice del libro, parole pesanti nello stile tipico del più bieco maschilismo che certo non di rado vede contrapposti gli uomini nei riguardi per niente riguardosi delle donne, che all'epoca essendo Melissa nata nel 1985 altro non era se non una ragazzina che poteva anche avere esagerato nel descrivere certe scene hard, ma questo non doveva costarle la lettera scarlatta con la quale in un tempo lontano si usava marchiare a fuoco le donne accusate di essere streghe. La strana coppia, che porta nel cognome dell'uno l'allegria: Lagioia, e nell'altra la comicità: Panarello, al quale manca la sola "I" per richiamare il cognome del famoso comico toscano, ha firmato da lunga pezza un sodalizio letterario dove il terzo elemento è rappresentato dalla moglie dello scrittore, scrittrice anch'essa: Chiara Tagliaferri, della quale Melissa non vuole inimicarsi se non l'amicizia perlomeno la collaborazione artistica. Mario Puzo, il grande scrittore americano autore del romanzo "Il Padrino", usava nei suoi romanzi riportare più volte il termine "bastardo".
"Quel povero bastardo". "Simpatici bastardi". "Abominevoli bastardi". Ora per rapportare questa parola a questa triste vicenda, si potrebbe dire che quelli che fanno finta di non vedere, non sentire e non parlare sono come le tre scimmiette della tradizione: "Non vedo, non sento e non parlo". E questo per non inimicarsi i poteri forti di una pseudo cultura apportatrice di benefici di gloria nonché economici. Intendiamoci: il libro in questione - che non abbiamo letto - aveva di sicuro tutti gli atout per attirarsi gli strali di intellettuali o meno che avevano vomitato nel leggerlo, ma questo non autorizza costoro ad infangare come una creatura divina che si vuole far nascere di nuovo dopo averla rimodellata nel fango primordiale, insultandola quasi a muovere allo stupro per giustificare la violenza carnale quelli che non sono favorevoli all'uscita di un certo libro, del resto pubblicato da un noto editore come Fazi. Altrimenti nel procedere così si finisce per procedere a ritroso, e ad autorizzare figure dittatoriali come quella di Hitler, che iniziò a sproloquiare nelle birrerie fino a che la schiuma di birra gli andò talmente al cervello da autorizzarlo a ruttare nei confronti di una etnia la quale aveva la sola colpa di non risultargli gradita. Come se gradita e gradevole fosse stata la sua ridicola faccia.

Antonio Mecca

L'INGLESE CANTANDO

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni

L'Osteria degli Orchi

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni