SAN ROMUALDO DI CAMALDOLI ABATE

Il Santo di sabato 19 giugno

Romualdo nacque nel 953 e morì nel 1027. La sua era una delle famiglie più ricche della nobiltà di Ravenna. Romualdo decise di diventare Monaco dopo aver avuto, nel 972, nell'abbazia di Sant'Appollinare, la visione del Santo. Entrò, pertanto, nel Monastero sito accanto all'abbazia, ma purtroppo non si trovò a suo agio. Decise, così, di trasferirsi presso un eremita, a Venezia. Questo trasferimento cambiò la sua vita: conobbe l'Abate Guarino che seguì in Spagna nell'Abbazia di San Michele di Cuxa. Dopo dieci anni tornò in Italia e si recò nell'Eremo di Pereo (Ravenna). Successivamente fondò, sul monte Fumaiolo, un Monastero intitolato a San Michele Arcangelo. I Monaci, ricevendo continue lamentele sulla sua condotta etico-morale, furono costretti a spostarlo a Vergate. L'imperatore Ottone III, nel 1001, gli affidò l'Abbazia di Sant'Appolinare. Anche questa volta Romualdo cambiò idea e, dopo neanche un anno, si trasferì presso L'Abbazia di Montecassino. Fondò un Eremo e un piccolo Monastero, nel 1014, a  a Sitria (Umbria). Infine si recò, dopo sette anni, a Cavaldoli, dove morì. Papa Clemente VIII, nel 1595, lo Proclamò Santo. San Romualdo di Camaldoli è il Patrono dei Cavaldolesi.

 

a cura di Flavio Fera

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