UN VIAGGIO PER LA LIBERTÀ
- 25 settembre 2018 Da Chiamamilano
Da Cadmi e Fondazione Cariplo un progetto di supporto per 12 donne migranti
Tre ingredienti per un progetto di solidarietà a supporto di 12 donne migranti che hanno subito violenza e hanno perso tutto. L’idea di CADMI (Casa di accoglienza delle donne maltrattate), presentata oggi a Milano, s’intitola “Un viaggio per la libertà” e prevede un immobile offerto dal “Trust In nome della donna” e il supporto di partner pubblici e privati, tra cui la Prefettura di Milano e la Fondazione Cariplo. “Il progetto è già in movimento - ha commentato Manuela Ulivi, presidente di Cadmi - stiamo valutando le necessità delle donne migranti che sono nelle comunità e non hanno sbocchi. Dobbiamo ricordare che le migranti donne subiscono molte più violenze rispetto ai migranti uomini”.Il progetto prevede la possibilità di raggiungere tre autonomie fondamentali, quella emotiva, economica e abitativa: “Sono individuate tramite i centri che le hanno accolte e con loro valutiamo la loro volontà d inserirsi, superando le prime problematiche amministrative - ha proseguito Ulivi - Valutiamo le loro capacità e risorse per capire come inserirle nella società. Il nostro è un progetto pilota perché è una necessità emersa dalle nostre attività sul territorio e il percorso d’inserimento di ciascuna di queste donne dipende dalle singole situazioni: possono essere necessari da uno a due anni. Confidiamo che non sia solo per quest’anno e che dopo questo avvio ci sia un ulteriore impegno anche in futuro”. L’iniziativa ha visto il contributo economico di 100mila euro da parte di Fondazione Cariplo: “Non possiamo aggiungere al loro trauma anche quella dell’emarginazione, per questo abbiamo voluto contribuire - ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo - Noi Lombardi siamo gente generosa e solidale, la nostra sensibilità a risolvere i problemi si vede in questi casi estremi di necessità”.
A supporto di questo progetto ci sarà anche l’appoggio della Prefettura di Milano: “I tempi sono stati brevi, due mesi fa sono venute da me la dottoressa Censi e la dottoressa Ulivi di Cadmi e mi hanno chiesto quale potesse essere un intervento per sostenere queste donne, spesso vittime di tratta, per velocizzarne l’inserimento in una nuova vita fuori dalla violenza - ha spiegato il prefetto Luciana Lamorgese - Noi come Prefettura potremo intervenire tramite le Commissioni territoriali, individuando anche i soggetti che potrebbero essere inseriti in questo circuito, che è assolutamente innovativo in Italia”. “Un viaggio per la libertà” vede anche il sostegno della città metropolitana di Milano: “C’è un elemento metodologico interessante: un privato che decide di fidarsi delle istituzioni - ha dichiarato Arianna Censi, Consigliere delegato a Infrastruttura, Manutenzioni, Pianificazione strategica, Organizzazione, Personale e Riqualificazione - Cadmi è un riferimento culturale per queste tematiche, portatore di lunga esperienza. Siamo di fronte a sofferenze indicibili quindi è necessario agire e questo si può fare grazie a delle relazioni virtuose che si sono create. In un momento in cui ci sono meno risorse le abbiamo usate nel miglior modo possibile. Sono contenta che sia stata data la possibilità di accogliere queste donne anche con i figli, che sono spesso il motivo per cui si è intrapreso il viaggio”. Alla presentazione era presente anche l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino: “Dobbiamo andare avanti sullo sviluppo di progettualità importanti di lotta contro le violenza, per il sostegno dell’indipendenza delle donne che escono da percorsi difficili - ha affermato Majorino - l’amministrazione ci vuole essere affinché ci sia una rigenerazione di vita positiva. Purtroppo veniamo da settimane dove vengono vissute quasi come impaccio di stato 11 donne su una nave che avevano subito violenza, noi invece ci vogliamo essere per promuovere la cultura dell’accoglienza". |