ASSEGNATI 20 LOCALI IN QUARTIERI POPOLARI

Diventeranno spazi per bambini e anziani, mostre, laboratori teatrali e artigianali

Dall’arte allo sport, dallo sportello per l’ascolto dei ragazzi in difficoltà alle attività di animazione per gli anziani. I quartieri delle case popolari di Milano si arricchiscono di nuove opportunità, trasversali per la versatilità delle proposte e per il bacino d’utenza che intendono intercettare, di nuovi spazi aperti e fruibili, di presenze competenti e spesso già radicate nel territorio.

Sono stati appena assegnati 20 locali finora inutilizzati ai piedi di complessi Erp diffusi in tutto il territorio cittadino, tra cui i quartieri Gallaratese e Niguarda/Bovisa e la zona via Padova/Rizzoli, che presto prenderanno vita grazie ai vincitori del bando denominato “Spazio alle periferie”, tutti enti, associazioni e cooperative sociali senza scopo di lucro. Sono spazi di dimensioni variabili tra un minimo di 11 ed un massimo di 108 metri quadrati, che verranno loro concessi in locazione per un periodo di 6 anni (rinnovabili) e con un canone annuo pari al 30% del valore determinato per l’immobile sulla base dei parametri di mercato correlati allo stato di manutenzione.

Una politica, questa dell’assegnazione degli spazi non abitativi in contesti di edilizia residenziale pubblica, che l’Amministrazione persegue da anni e anzi intende incrementare, come spiega l’assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti: “Su questi spazi sono stati attivati progetti di natura differente, sociale, imprenditoriale, commerciale, culturale: tutti concorrono a una combinazione di funzioni positiva per un capitolo che pensiamo debba crescere. È decisivo, infatti, riuscire ad affiancare alle case servizi e attività per la comunità e il territorio: diventano presidi e punti di riferimento per chi ci abita, sono un’iniezione di nuova e diversa energia, evitano l’effetto del quartiere dormitorio, superano la chiusura in cui spesso rischiano di trovarsi i quartieri popolari. E il Piano Periferie si costruisce anche così”.

“Spazio alle periferie” è solo l’ultimo, in ordine cronologico, dei bandi messi a punto dall’Assessorato alla Casa. Finora, negli ultimi 5 anni, grazie ai bandi del Comune, tra progetti profit e non, sono stati assegnati 74 spazi. Nel complesso risultano 771 contratti aperti (696 per attività commerciali, 75 sono intestati ad associazioni), mentre 63 sono le unità immobiliari ancora oggi libere e assegnabili.

Le attività che verranno organizzate dalle associazioni vincitrici di quest’ultimo bando sono le più varie: spazi per bambini, laboratori artigianali per persone con disagi sociali o psichici, sportelli di accoglienza e orientamento scolastico contro la dispersione e l’abbandono, promozione della pratica dello Shiatsu e dello Yoga, ma anche della digitalizzazione (avvalendosi anche di ex carcerati in modo da rendere così effettiva la funzione rieducativa della pena) e della parità di genere. Tra le proposte vincitrici anche laboratori di scrittura creativa, una biblioteca multimediale, l’organizzazione di mostre e di spazi più genericamente dedicati all’arte, in connessione con le altre realtà presenti sul territorio, visite guidate in occasione di mostre pubbliche, seminari, laboratori teatrali. In zona Forze Armate, infine, approda un progetto interamente dedicato ai minori in condizioni di disagio e difficoltà, allontanati per decisione del Tribunale dalle famiglie di origine.

 


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