Dal Comune 200 posti per la prima accoglienza dei profughi dall'Ucraina

Approvate le linee di indirizzo per un partenariato con la Prefettura, a disposizione le strutture di Casa Jannacci e via Aldini

Il Comune di Milano metterà a disposizione fino a 200 posti in strutture di prima accoglienza per ospitare i profughi ucraini in fuga dalla guerra. È quanto stabilisce un accordo di collaborazione che verrà sottoscritto con la Prefettura e per cui la Giunta ha approvato oggi, durante una seduta straordinaria, le linee di indirizzo.
Il decreto legge n. 16 del 28 febbraio 2022 disciplina specifiche misure per far fronte alle eccezionali esigenze di accoglienza emerse a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina. La Prefettura e il Comune, per dare attuazione a quanto stabilito dal Governo, intendono quindi mettere in campo un partenariato in base al quale l'Amministrazione si impegna a mettere a disposizione, per ora, fino a 200 posti per la prima accoglienza.
I primi luoghi individuati sono Casa Jannacci, lo storico dormitorio comunale di viale Ortles 69 all'interno del quale già un intero padiglione da 68 posti è adibito da due settimane a ospitare profughi ucraini, e la struttura di via Aldini 74, da tempo dedicata all'emergenza abitativa e all'accoglienza dei senza dimora. Se i numeri lo richiederanno, Comune e Prefettura valuteranno la possibilità di dedicare all'emergenza altri immobili.
Il Comune si impegna inoltre a supportare l'accoglienza con azioni di sostegno sociale ed educativo delle famiglie, destinando a tale scopo una prima tranche di risorse pari a 900.000 euro. 

"Dobbiamo essere pronti – ha dichiarato l'assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – a fronteggiare flussi importanti di persone in fuga dalla guerra e, oltre alla prima accoglienza, è necessario garantire un supporto alle persone più in difficoltà, con disabilità e ai minori non accompagnati. È necessario quindi agire su entrambi i fronti organizzando strutture in grado di ospitare numeri significativi di persone per brevi periodi e muovendoci rapidamente per rafforzare i servizi sociali che si occupano di accompagnare e assistere le persone fragili. Uno sforzo per cui il Comune ha gettato le basi fin dai primi giorni del conflitto e che vuole continuare a portare avanti fino a quando sarà necessario".
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