Carburanti ‘rinnovabili’, siglato manifesto per una mobilità sostenibile

Aderiscono cluster automotive, aerospazio e consulta carburanti

Parte dalla Lombardia il ‘Manifesto’ per una mobilità sostenibile, con carburanti rinnovabili, sotto il profilo ambientale, economico e sociale, da perseguire con una transizione verso la neutralità tecnologica. Sottoscritto dal cluster dell’automotive e dell’aerospazio, è stato presentato insieme al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana  e all’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi.

“L’importanza di questo documento – ha detto Fontana – sta nei contenuti e nel metodo di elaborazione. Una proposta con cui intendiamo costruire insieme un’alternativa. Tutti vogliamo andare verso decarbonizzazione e sviluppo sostenibile, ma salvaguardando la filiera dell’automotive e dell’aerospazio insieme a tutte le sue realtà produttive, assolutamente rilevanti, che gravitano in questi settori”.
Il ‘Manifesto’ ha, infatti, tra gli obiettivi il mantenimento della competitività della filiera a livello globale, il rafforzamento dell’identità regionale e un’azione efficace verso una maggiore sostenibilità del sistema anche grazie all’uso di carburanti rinnovabili.

I partecipanti

Hanno partecipato i rappresentanti di Cluster Lombardo Mobilità, Cluster Aerospazio Lombardia, UNEM – Unione Energie per la Mobilità, Assopetroli, Assogasliquidi – Federchimica, Federmetano, Assogasmetano ed ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica e Confindustria energia ed Eni.

Assessore Guidesi: opportunità anche per il governo

“Con forza – ha detto l’assessore Guido Guidesi – lanciamo il ‘Manifesto Lombardo’ insieme a tutto il cluster automotive, a quello dell’aerospazio e ai rappresentanti della consulta carburanti. Con un modello prettamente lombardo crediamo possa essere una grande opportunità anche per il Governo e per la Commissione Europa. Grazie alle nostre proposte infatti, non solo si tutela l’occupazione e si sostengono comparti produttivi importanti, ma anche e soprattutto si creano nuove occasioni di lavoro e di processi innovativi. Ci rivolgiamo al Governo e alle istituzioni europee a cui chiediamo la neutralità tecnologica necessaria al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, anche attraverso la capacità produttiva e di innovazione che in Lombardia è pienamente rappresentata. Per cui impatto zero con la neutralità tecnologica”.

Saverio Gaboardi (cluster lombardo mobilità): trarre vantaggio da tutte le tecnologie

“La mobilità sostenibile, nelle sue declinazioni ambientali, sociali ed economiche deve trarre vantaggio da tutte le tecnologie disponibili per soddisfare le diverse necessità del cliente finale. Auspichiamo quindi – ha dichiarato Saverio Gaboardi, presidente cluster lombardo Mobilità – che non venga disatteso il principio della neutralità tecnologica. Esso prevede, a fianco dei veicoli elettrici a batterie ricaricabili o alimentati con idrogeno, anche i veicoli dotati di motori endotermici funzionanti con carburanti non fossili o a basso contenuto di carbonio. Questo approccio ‘mixed technology’ attenuerebbe grandemente la perdita di occupazione che in Lombardia sarebbe di 18/20 mila unità e allontanerebbe il rischio di un grave deterioramento della competitività della filiera della componentistica automotive regionale, che è al secondo posto in Italia e stabilmente al quinto posto in Europa”.

Angelo Vallerani (cluster lombardo aerospazio): carburanti ronnovabili per un basso impatto

“Il settore aeronautico – ha aggiunto – il presidente del cluster lombardo Aerospazio, Angelo Vallerani – è di fronte a un periodo di grandi cambiamenti. Essi passano anche attraverso la conversione a nuove tipologie di aeromobili che devono utilizzare carburanti rinnovabili a ridotto impatto ambientale. In quest’ottica, il principio di neutralità tecnologica è fondamentale. Il manifesto presentato oggi va proprio in questa direzione”.

Rischi e impatti della transizione ecologica

Nel corso dell’incontro, sono stati analizzati obiettivi e impatti della transizione ecologica. Approfondendo, da un lato, gli elevati rischi e costi per la Lombardia di un perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale avulso dal contesto economico e sociale di riferimento. Individuando, dall’altro, nella neutralità tecnologica il principio che dovrà pragmaticamente e gradualmente accompagnare a tutti i livelli il processo di trasformazione. Preservando il patrimonio di esperienza, competenza e professionalità che contraddistingue il sistema lombardo.

Sforzo comune per garantire filiera

I lavori hanno portato alla definizione e condivisione di un ‘Manifesto a supporto della filiera Automotive’. Il documento sigilla lo sforzo comune dei partecipanti per dare risposte alla sfida della transizione energetica mantenendo la competitività della filiera a livello globale. Rafforzandone l’identità regionale, attraverso l’individuazione e il sostegno di soluzioni concrete e adottabili in tempi brevi. In questo modo si potrà arrivare a una decarbonizzazione del settore della mobilità sostenibile anche sotto il profilo economico e sociale.

Fra le proposte lombarde anche i carburanti rinnovabili

Le proposte inserite nel Manifesto si fondano sul principio della neutralità tecnologica che attribuisce pari dignità e sostegno a tutte le trazioni. Compresi i motori endotermici evoluti e/o alimentati con carburanti ronnovabili non fossili o a basso contenuto di carbonio, prodotti da scarti o rifiuti, e motori elettrici. In particolare:

  1.  adesione agli obiettivi di miglioramento climatico, purché condivisi e in linea con l’Agenda delle Nazioni Unite. Evitando accelerazioni non necessarie e soprattutto potenzialmente rischiose per la tenuta economica e sociale del sistema nazionale.
  2.  Conseguente rimodulazione del pacchetto climatico della Commissione europea nei contenuti e nelle tempistiche di attuazione. Anche con riguardo alla revisione della regolamentazione sulle emissioni di CO2 di auto e veicoli commerciali nuovi.
  3.  Definizione di un quadro normativo e regolamentare inclusivo, neutrale, chiaro e stabile. Derivante da una strategia di decarbonizzazione aperta al mantenimento ed evoluzione delle tecnologie esistenti (Euro 7). Ed alla valorizzazione delle nuove soluzioni.
  4.  Focalizzazione nella definizione delle policy sui vettori energetici alternativi (energia elettrica, GPL ed i suoi sviluppi bio e rinnovabili, metano e biometano, idrogeno, e-fuel e carburanti da biomasse, biocarburanti utilizzati anche in purezza). Valutandone i parametri di prestazione e ambientali nell’arco dell’intero ciclo di vita (adottando una metodologia Life Cycle Assessment – LCA, dalla produzione all’esercizio incluso lo smaltimento).
  5. Introduzione di un traguardo intermedio al 2030 per valutare l’evoluzione delle tecnologie alternative disponibili. Come sostenuto anche da ACEA (Associazione Europea 
    1.  Costruttori di veicoli).

    Impegno totale di tutti gli aderenti

    Tutti gli aderenti al Manifesto si sono impegnati a proseguire nell’individuazione di soluzioni concrete e adottabili in tempi brevi. Per una decarbonizzazione del settore della mobilità sostenibile anche sotto il profilo economico e sociale.
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