Col progetto ‘Arest’ un nuovo futuro per il quartiere fieristico di Codogno

Assessore Guidesi: iniziativa che mira a consolidare il rapporto con le imprese

Grazie all’Accordo di rilancio economico sociale e territoriale (Arest) il quartiere fieristico di Codogno (LO) avrà un nuovo futuro. L’intesa (Riqualificazione del quartiere fieristico finalizzata alla realizzazione di corsi di formazione in campo agroalimentare e zootecnico indirizzati alla formazione di personale qualificato per le aziende del settore) è stata sottoscritta dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, dal sindaco Marco Passerini e dal dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Agrario Statale ‘A.Tosi’, Antonello Risoli, è stata presentata in occasione della 231esima Fiera autunnale dedicata all’agricoltura e zootecnia.

“Si tratta di un intervento – ha spiegato Guidesi – che, oltre alla riqualificazione urbana, mira a fornire risposte concrete alle imprese in cerca di personale qualificato. Intercettiamo inoltre  l’interesse dei giovani verso le attività agricole e zootecniche, oggi sempre più attente al rispetto dell’ambiente, ma bisognose di un’iniezione di innovazione. Il tutto fornendo nuovi sbocchi professionali e occasioni di recupero e re-inserimento lavorativo”.

“L’accordo Arest – ha evidenziato Guidesi – è dunque un nuovo strumento messo in campo da Regione Lombardia per sostenere specifici progetti presentati dai Comuni e finalizzati a riqualificare e migliorare il patrimonio pubblico, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico territoriale. Tra queste progettualità c’è Agrifiera, con Regione che supporta convintamente la richiesta del Comune di Codogno rispetto agli investimenti per ridefinire e valorizzare lo spazio fieristico.

“Come Regione – ha proseguito l’assessore – identifichiamo questo spazio polivalente come strategico. Sarà importante per le funzioni fieristiche. Ma anche per la formazione, dato che ospiterà corsi di formazione per sviluppare nuove competenze in campo agroalimentare e agricolo. Così da innovare la tradizione e la peculiarità economica del territorio. Il progetto Arest è un punto di partenza per fare squadra e creare opportunità dal punto di vista economico. Restando coi piedi ben piantati per terra ma guardando al futuro”.

L’obiettivo degli Arest

Gli Arest hanno l’obiettivo di sostenere concretamente gli Enti locali nella realizzazione di interventi pubblici prioritari per i rispettivi territori. E saranno presentati dall’assessore Guidesi nelle diverse province lombarde.

Gli interventi

Nell’Arest di Codogno si inseriscono la riqualificazione dei corpi fabbrica destinati a ospitare gli spazi per le lezioni e la formazione, la palazzina ‘Vezzulli’ per i corsi teorici e il padiglione ‘Bovini’ per la pratica. Previsto anche il potenziamento del comparto Fiera mediante il recupero di aree espositive. In particolare, verranno sistemati il padiglione B, comunemente denominato ex APE, in cui troverà sede la Protezione Civile e l’area esterna.

Prevista anche la realizzazione di nuovi spazi. Ovvero un padiglione servizi – con funzione di ingresso, biglietteria, uffici e spazi tecnici – due nuovi padiglioni espositivi di nuova concezione e un’area parcheggio prospicente il quartiere fieristico.

Il progetto di formazione

I corsi di formazione sono rivolti a operatori del settore, al reinserimento lavorativo e alla qualificazione professionale.

Nel dettaglio si prevede l’attivazione delle seguenti iniziative.

  • Un corso annuale per la formazione di tecnici di caseificio rivolto a persone con diploma di scuola superiore che intendano acquisire le competenze per la trasformazione del latte in prodotti derivati.
  • Corsi di aggiornamento rivolti a docenti di scuole superiori e tecnici professionisti del settore (tecnici già operanti, dottori agronomi e forestali) che hanno la necessità di mantenere aggiornata la loro formazione.
  • Corsi di formazione e di aggiornamento su temi specifici per coloro che desiderano avviare un’attività nel settore agroalimentare o già vi operano e necessitano di mantenersi aggiornati.

Il partenariato

Con l’accordo, per la realizzazione delle attività di formazione da concretizzare all’interno degli spazi recuperati, sono stati coinvolti la Fondazione Morando Bolognini, il CREA-ZA Centro di Zootecnia e Agricoltura, e l’Istituto Tecnico Agrario Statale (I.T.A.S.). Le prime esperienze formative dovrebbero prendere avvio nel 2025.

La stima dei costi

Il costo totale della proposta ammonta a 4.777.507 euro. Gli importi delle riqualificazioni: per la palazzina ‘Vezzulli’ 1.670.207 euro, per il padiglione ‘Bovini’ 2.792.000 euro. Per la formazione si prevede invece un investimento pari a 315.300 euro.
Rita Gasparolo


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