Da Regione ok a proroga concessione ‘coltivazioni idrocarburi’ a Soresina

Rinnovo a favore di Eni Spa sino al primo gennaio 2027

La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha espresso parere favorevole all’intesa raggiunta in Stato-Regioni sull’istanza di proroga, fino al 1° gennaio 2027, della concessione di Eni spa per la ‘coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi’, denominata ‘Soresina’. Concessione con sede nell’omonimo Comune della provincia di Cremona e che insiste anche su terreni della provincia di Lodi.

A Soresina ogni pozzo di idrocarburi non produttivo sarà chiuso

Il provvedimento sarà ora trasmesso al ministero della Transizione ecologica, direzione generale Approvvigionamento, efficienza e competitività energetica Divisione VII, per le azioni opportune. Una decisione che rientra tra le funzioni amministrative relative ‘a prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in terraferma’ da svolgere d’intesa con il Ministero della Transizione ecologica. Questo secondo quanto previsto dall’Accordo procedimentale Stato-Regioni del 24 aprile 2001.

Cattaneo: monitoraggio, manutenzione e miglioramento performance

gestione rifiuti nuovi criteri, idrocarburi Soresina“Si tratta – ha detto Raffaele Cattaneo – di un’istanza di proroga di un’attività in corso senza previsione d’interventi sul territorio, con l’utilizzo degli impianti e dei pozzi in esercizio, e che non prevede, al momento, ulteriori lavori di ricerca. A conferma dell’attenzione di Regione Lombardia per i territori e i Comuni coinvolti. Il programma dei lavori prevede infatti la prosecuzione della produzione, del monitoraggio e della manutenzione per massimizzare il recupero delle riserve tecniche del campo. E, soprattutto, interventi per ottimizzare e migliorare le performance produttive”.

Cronoprogramma e ripristino ambientale

Nel decreto ministeriale di proroga dovrà essere inserito l’obbligo da parte di Eni spa di presentare il programma di chiusura mineraria di ogni pozzo non più produttivo, entro un anno dalla sua messa fuori produzione. Dovrà farlo alla sezione competente di Bologna dell’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse (Unmig). Questo senza attendere la futura scadenza della concessione. Ciò in considerazione delle raccomandazioni fornite dalla sezione Unmig di Bologna. Nonché delle indicazioni contenute nel parere tecnico del 15 febbraio 2021 della direzione generale per le Infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari. Infine, Eni spa dovrà presentare entro sei mesi dall’atto del decreto ministeriale di proroga alla stessa sezione di Bologna, per approvazione, il relativo cronoprogramma di chiusura e ripristino ambientale per i pozzi non più produttivi.

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